Firenze, 12 dic – La Divina Commedia di Dante, nella versione visuale immaginata da Gustave Dorè, occuperà, sotto forma di installazione ambientale, il Complesso fiorentino di Santa Croce in occasione delle celebrazioni dantesche del 2021. Un progetto multimediale ambizioso, che l’assessore alla Cultura di Firenze, Tommaso Sacchi, ha voluto annunciare alla città fin da ora.
“Oggi presentiamo un’iniziativa con più di un anno e mezzo di anticipo – ha spiegato Sacchi – perché è un’iniziativa che richiederà un tempo di preparazione molto importante, ed è la traduzione attraverso un linguaggio digitale delle incisioni di Gustave Dorè che rappresentano scene grate dalla Divina Commedia. E’ molto importante lavorare alle celebrazioni del 2021, perché sarà l’occasione per raccontare sotto tanti profili il padre della nostra lingua moderna, il padre delle lettere”.
I dettagli tecnici e operativi del progetto, ossia il modo in cui le grandi proiezioni entreranno dentro Santa Croce, sono ancora da definire, ma intanto se ne è potuto avere un assaggio nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Ma l’ideatore dell’installazione, Felice Limosani, ha chiara fin da ora l’idea filosofica che sostiene l’intera operazione.
“La mia missione – ci ha detto – è quella di dare alla tecnologia una governance diversa, e fare in modo che la tecnologia sia di supporto all’evoluzione sociale, spirituale e culturale, e soprattutto attenermi a un paradigma ben codificato, quello, come si dice in sociologia, delle digital humanities. Io penso che sia doveroso per ognuno di noi, e nel mio piccolo mi do da fare per quanto posso, per fare in modo che tecnologia e cultura convivano e, soprattutto, che le storie e i contenuti del passato continuino a soffiare bellezza e positività sugli uomini”.
“Dante – Il poeta eterno”, questo il titolo dell’installazione, sarà anche un’esperienza vivibile attraverso la realtà virtuale e in questo modo verrà resa disponibile anche a persone – in carcere, in ospedale o impossibilitate a muoversi – che altrimenti non avrebbero potuto avvicinarsi a questa attualizzazione dell’opera di Dante.
E Beatrice Garagnani Ferragamo, ambasciatrice del progetto, parla espressamente in termini di emozione. “Sono emozionata per questo – ci ha spiegato – ma sono ancora più emozionata per l’opportunità che avremo di essere noi che andremo verso coloro i quali non potranno godere di questa mostra, attraverso la tecnologia”.
“L’idea di avere un’installazione digitale immersiva nel segno di Dante, nel segno di queste tavole magnifiche di Dorè – ha concluso l’assessore Sacchi – mi ha convinto da subito. Vedremo ora come si svilupperà in maniera più dettagliata e la traduzione in installazione immersiva”.
Appuntamento al 2021, quindi, anno nel quale in tutta Italia si celebrerà il Sommo Poeta, settecento anni dopo la sua morte.