Roma, 18 dic – Più di una famiglia su due non ha Internet perché non sa utilizzarlo. E’ quanto emerge dal report 2019 “Cittadini e Ict” diffuso dall’Istat. La maggior parte delle famiglie senza accesso a Internet da casa indica come principale motivo la mancanza di capacità (56,4%) e il 25,5% non considera Internet uno strumento utile e interessante. E’ quanto emerge da un report dell’Istat.

Seguono motivazioni di ordine economico legate all’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (13,8%), mentre il 9,2% non naviga in Rete da casa perché almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo.

Tra le famiglie resta un forte divario digitale da ricondurre soprattutto a fattori generazionali e culturali. La quasi totalità delle famiglie con almeno un minorenne dispone di un collegamento a banda larga (95,1%); tra le famiglie composte esclusivamente da persone ultrasessantacinquenni tale quota scende al 34%.

Un altro fattore discriminante è il titolo di studio; ha una connessione a banda larga il 94,1% delle famiglie con almeno un componente laureato contro il 46,1% di quelle in cui il titolo di studio più elevato è al massimo la licenza media.

Nel 2019, il 29,1% degli utenti di internet di 16-74 anni ha competenze digitali elevate. La maggioranza degli internauti ha invece competenze basse (41,6%) o di base (25,8%). Inoltre vi è una nicchia di internauti che non ha alcuna competenza digitale (3,4%, pari a 1 milione e 135 mila).

L’età resta un fattore importante ma non decisivo: i giovani di 20-24 anni hanno livelli avanzati di competenze nel 45,1% dei casi.

Un altro fattore discriminante è il grado di istruzione, anche se poco più della metà dei laureati che usano la Rete hanno competenze digitali elevate (52,3%).

Se si analizzano separatamente le quattro dimensioni in base alle quali è calcolato l’indicatore composito emerge che gli internauti hanno competenze digitali più avanzate per e-skill legati al dominio della comunicazione (72,3%) e dell’informazione (61,8%) rispetto a quelli collegati alla capacità di risolvere problemi (49,8%) e di utilizzare software per trattare/veicolare contenuti digitali (42,6%). Inoltre, solo per il dominio “comunicazione” si annullano alcuni divari, come per quello legato al genere e al territorio.