Le imprenditrici italiane? Giovani, istruite ed eco-friendly

Sono 814.233 le imprese attive presenti in Lombardia al 31 dicembre scorso. Di queste, il 19,4%, pari a 157.974 imprese, sono imprese femminili. In Italia le imprese “rosa” sono invece 1.164.324 pari al 22,7% del totale su 5.137.678 imprese attive. E in Lombardia è concentrato il 13,6% di tutta Italia. È il dato che merge dalla ricerca “L’imprenditoria femminile in Lombardia”, curata da Polis-Lombardia, l’Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia, condotta su dati Unioncamere e Confartigianato.

La divisione dei settori
Tra il 2014-2019 – si legge nello studio – si può notare un progressivo aumento delle imprese femminili in Lombardia che passano dal 18,6% (150.586) di inizio 2014 al 19,4% (157.974) di dicembre 2019, con un incremento del 4,9%. Nello stesso periodo anche a livello nazionale le IMPRESE femminili sono aumentate, passando dal 22,1% (1.137.952 imprese) di inizio 2014 al 22,7% (1.164.324 imprese) di dicembre 2019, con un incremento del 2,3%. La diffusione delle imprese femminili risulta piuttosto omogenea e coerente con il valore medio lombardo (19,4%). Si distinguono per valori molto superiori le province di Sondrio (24,3%) e di Pavia (22,4%). Se consideriamo il periodo 2014-2019, l’incremento di imprese femminili è stato rilevante nelle province di Monza e Brianza (+12,4%), di Milano (+10,6%) e di Como (+4,5%). I settori dove si trova più imprenditorialità femminile cono quelli relativi ai servizi alle famiglie, come quelli che si occupano di istruzione (29,1%) o che operano nella sanità e nell’assistenza sociale (32,1%).