Alcuni sportellisti di Poste Italiane (2021)

Poste e tutta l’Italia stanno affrontando la seconda fase di ondata del virus. L’Azienda, che già dalla fine di febbraio del 2020 è dovuta correre ai ripari in tempi record con nuovi processi, modelli di lavoro, persone e professionalità, è riuscita in pochi mesi a metabolizzare la nuova normalità e ad affrontare il virus.

Disponibilità, pazienza, dolcezza
Uno degli epicentri della pandemia, a partire dai primi di marzo, è stata l’area di Piacenza. Oggi – chi dietro al plexiglass dello sportello, chi in smart working, chi in ufficio – tutto il personale sa quello che deve fare. Qualcuno ha opportunamente modificato l’approccio con la clientela, migliorando e accrescendo le proprie virtù di comunicazione, aggiungendo maggiore disponibilità e, in taluni casi, esibendo doti di pazienza e dolcezza, sfoderando allo stesso tempo capacità risolutive con energica intraprendenza. L’Operatore di Accoglienza di Piacenza Centro Marinella è sempre stata presente in prima linea (anche nei mesi di maggiore criticità) accogliendo con empatia la clientela ed esortandola al rispetto delle norme anti-contagio necessarie per il contenimento del Covid. Marinella, con garbo e professionalità, ha saputo spiegare anche ai clienti più anziani come prendere appuntamento allo sportello tramite App. La solidarietà è stata ed è tuttora un elemento sempre presente anche tra colleghi. 

Il bisogno di certezze
Una volta si diceva che non tutti sanno che alle Poste si possono anche ricevere dei soldi e non solo depositarli. Eloisa, direttrice dell’Ufficio Postale di San Giovanni in Lupatoto (VR), primo ufficio della MacroArea Nord-Est per finanziamenti erogati quest’anno, spiega: “Il 2020 è stato un anno difficile e caratterizzato da ostacoli che nessuno avrebbe mai immaginato di dovere affrontare, ma una sola certezza ha riempito le giornate più grigie, uno slogan che con fierezza ognuno di noi ripete a se stesso: “Poste c’è”. In particolare, l’Ufficio Postale di San Giovanni Lupatoto c’è stato per tutti quei clienti che in un momento così complesso hanno chiesto il nostro aiuto, per tutte quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà economica e hanno avuto la necessità di chiedere un finanziamento, in un momento in cui il mondo ha chiuso le porte, noi ci siamo sempre stati”. 

Fiducia, trasparenza, empatia
Al sud, e in particolare in Campania, dove il Covid ha colpito con meno virulenza ma ora fa paura, l’attenzione nei confronti della gente non è stata da meno, come dimostra la testimonianza di Giuseppe, SCF dell’Ufficio Postale di Arzano: “I clienti questa volta hanno ancora più paura di investire a causa del periodo di incertezza e di volatilità del mercato; hanno perso la sicurezza, la speranza, e sta a noi anticipare le esigenze di contatto telefonandogli e dandogli quelle certezze di cui hanno bisogno, attuando così un atteggiamento proattivo volto a incentivarli all’investimento e non al disinvestimento”. E ancora, sottolinea Giuseppe, “lo spirito di adattamento che ha caratterizzato Poste nella sua storia ci dimostra che siamo stati sempre all’altezza della situazione andando incontro alle esigenze dei nostri clienti e affronteremo anche questo periodo puntando sulla fiducia, trasparenza ed empatia. Il messaggio che voglio trasmettere ai nostri clienti è di non arrendersi in un momento delicato come questo ma avere la speranza di un futuro migliore perché come la storia ci insegna da un momento difficile nasce un periodo di grandi opportunità”.