“Il via al nuovo sistema di prenotazione dei vaccini con Poste italiane avverrà la settimana dopo Pasqua; c’è da allineare il vecchio sistema di Aria spa col successore e le difficoltà tecniche non sono poche. Qualcuno confida in una partenza già dal 2 aprile ma a Palazzo Lombardia si va coi piedi di piombo, meglio annunciare il giorno quando ci sarà la sicurezza, evitando così altri danni d’immagine. Poste sarà responsabile dell’intero processo di adesione, prenotazione e convocazione delle vaccinazioni”. È quanto si legge sull’edizione milanese di “Repubblica”, che anticipa l’atteso passaggio alla piattaforma per le Regioni messa a disposizione gratuitamente da Poste Italiane per la prenotazione dei vaccini.

L’ordine di priorità
Il sistema lombardo di prioritizzazione a supporto della campagna vaccinale, spiega Repubblica, dopo la somministrazione delle dosi a tutti gli over 80 e agli operatori sociosanitari, si basa su uno studio fatto assieme alla Bicocca denominato “Stress”. Il quale assegna uno score prognostico in grado di attribuire ad ogni cittadino lombardo di età compresa tra 18 e 79 anni un indice di fragilità rispetto al rischio di sperimentare forme cliniche critiche del Covid-19. L’indice di fragilità è stato calcolato incrociando le informazioni della banca dati assistiti con i flussi di sorveglianza dei tamponi, dei ricoveri e dei decessi per Covid. Questo ha consentito di identificare e pesare le 23 condizioni patologiche che, oltre all’età e al genere, sono risultate predittori del rischio clinico e di costruire un indice complessivo di fragilità. Dopodiché le categorie successive sono sempre calibrate sull’età: scaglione dai 75 ai 79 anni; poi dai 70 ai 74. L’ultima categoria, la sesta, riguarda le persone tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico.

Attesa crescente
C’è “Poste” per la Lombardia, scrive “Il Giornale”, sottolineando che “il nuovo portale per prenotare i vaccini è in arrivo – questione di giorni od ore, si potrebbe dire – e come noto sarà quello della storica azienda italiana di servizi postali e di telecomunicazione”. Secondo il quotidiano, “l’attesa per l’innovazione è massima, anche perché il malfunzionamento del sistema vigente (prodotto e gestito “in house” dall’azienda regionale Aria) è ormai conclamato, e ha causato non solo disagi a molti utenti, ma anche una brutta figura per i vertici della Regione”. Nell’azienda regionale, l’unico rimasto al suo posto ora è il direttore generale e amministratore unico Lorenzo Gubian. E giovedì – nel corso di un’audizione in commissione Bilancio del Consiglio regionale – Gubian ha parlato anche del nuovo portale: “Con Poste – ha detto – si pensa di essere pronti nella prima settimana di aprile: in questi giorni si sta andando a individuare tutti i centri vaccinali massivi che saranno gestiti da Poste”. Col sito di Poste Italiane, la vaccinazione si potrà prenotare attraverso più canali: online intanto, ma anche mediante un call center, o ancora tramite gli sportelli Postamat e infine attraverso i palmari in dotazione dei postini.