PNRR, il motore del Mezzogiorno: al Sud il 56% delle risorse totali

Risanare il divario territoriale tra nord e sud: questo l’obiettivo dei prossimi anni. Ammontano per questo a 33,8 miliardi di euro gli investimenti destinati alle regioni del Mezzogiorno sui 61,4 miliardi delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Complementare (Pnc) assegnati al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). Si tratta del 56% delle risorse allocabili, una quota ben superiore al 40% da destinare al Sud prevista nel PNRR. Se poi si considerano le sole risorse aggiuntive rispetto a quelle previste a legislazione vigente, la quota per il Sud degli investimenti di competenza del Mims sale al 63%.

La svolta verso il green del Mezzogiorno

È destinato alle regioni del Mezzogiorno il 48% delle risorse del PNRR di competenza del Mims e il 75% delle risorse del Pnc. Uno dei punti chiave è la riduzione dell’inquinamento dei centri urbani, attraverso misure per migliorare la mobilità e gli spostamenti locali. Vanno in questa direzione gli investimenti per 983 milioni di euro dedicati al Mezzogiorno per il rinnovo degli autobus extraurbani e urbani. Allo stesso modo, al sud va oltre il 50% delle risorse previste per lo sviluppo della mobilità ciclistica ed il 74% delle risorse dedicate al potenziamento delle ferrovie regionali (oltre 2 miliardi su un totale di 2,7 miliardi). I territori del Sud beneficeranno anche del 100% delle risorse previste per i treni ‘Intercity verdi’, pari a 200 milioni di euro. È previsto anche un progetto di riqualificazione dell’edilizia residenziale, per il quale il PNRR ed il PNC prevedono due miliardi di euro di investimenti. Un imponente programma di investimenti, dunque, che spinge il sud verso una transizione green.

Le tratte da potenziare

All’interno del PNRR e del Pnc sono stati individuati degli investimenti necessari per il potenziamento di alcune tratte ferroviarie. Per l’alta velocità della linea Salerno- Reggio Calabria sono previsti 1,8 miliardi dal PNRR e 9,4 miliardi dal Pnc. Gioveranno di investimenti anche le tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania. Allo stesso modo sono già allocati dal PNRR i fondi destinati al potenziamento e velocizzazione delle tratte ferroviarie che consentono le connessioni “diagonali”, come la Roma-Pescara e la Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia.

Investimenti anche per i porti del Mezzogiorno

Una quota importante di risorse è anche attribuita ai porti del sud: oltre 1,5 miliardi e 80 milioni sono destinati al rinnovo e potenziamento delle navi che operano sullo Stretto di Messina. La totalità delle risorse del PNRR destinata a interventi per favorire la competitività e lo sviluppo delle Zone economiche speciali (Zes), pari a 630 milioni di euro, è stata destinata alle aree del Mezzogiorno. Per migliorare le infrastrutture idriche sono state ripartite al sud anche risorse pari a 1 miliardo su complessivi 2 miliardi.

Le infrastrutture come chiave per ridurre le disuguaglianze

Secondo il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, lo scopo di questi investimenti è la riduzione delle disuguaglianze tra il Mezzogiorno ed il resto della nazione. Questi interventi, ha dichiarato Giovannini “confermano la volontà del Governo di rispondere alle esigenze di aree finora penalizzate da una mancanza di investimenti protratta per anni e per favorirne lo sviluppo sociale e la competitività economica, oltre che a ridurre le disuguaglianze e accelerare la transizione ecologica”.