Identità digitale, anche i minori avranno Spid

In Italia il 43% delle persone ha una identità digitale. Il numero però è destinato a crescere. Come riportato da QN Economia&Lavoro, il ministro della Trasformazione digitale Vittorio Colao ha infatti dichiarato che, a breve, anche i minori avranno la possibilità di attivare lo Spid, “importante per la digitalizzazione delle scuole”.

I numeri del digitale

Colao ha spiegato: “Abbiamo 29 milioni di Spid e 27 milioni di carte d’identità digitali attive e tra il 2020 e 2021 le prime si sono quadruplicate e le seconde raddoppiate”. In sostanza, spiega l’articolo, il 43% della popolazione italiana ha una identità digitale, “una performance che ci collega ai tre migliori in Europa”. Gli utenti attivi nelle piattaforme digitali che erogano servizi pubblici sono in costante aumento: su PagoPa superano i 9 milioni al mese, sulla App Io i 6 milioni al mese. Le transazioni solo su PagoPa sono più di 4 miliardi al mese.

Intelligenza artificiale

Il ministro ha affrontato anche il tema dell’innovazione nella pubblica amministrazione, uno degli snodi principali per la trasformazione digitale del Paese. Un capitolo importante, in questo contesto, è quello dell’intelligenza artificiale. “Nel 2021 – ha spiegato Colao – la spesa globale per l’intelligenza Artificiale è stata di 85 miliardi di dollari, si prevede che nel 2025 la spesa supererà i 200 miliardi di dollari. Se guardiamo il mercato italiano la stima è che valga circa 380 milioni che mi sembra francamente poco, è un dato di partenza su cui riflettere anche nel disegnare le regole per questo mercato”.

La strategia italiana

La strategia italiana per l’intelligenza artificiale è composta da 5 obiettivi e 24 politiche, da realizzare in tre anni da parte del Mitd, del Miur e del Mise. In particolare, il Ministero dell’Innovazione ha sei politiche di competenza che mirano a portare l’IA nella pubblica amministrazione. Lo scopo è “migliorare il servizio pubblico e stimolare un ecosistema GovTech italiano che incentivi le startup a offrire soluzioni innovative in IA per le pubbliche amministrazioni” ha spiegato il ministro. Con il Fondo Innovazione del Mitd, ha proseguito Cola, “contiamo entro l’estate, di aver impostato almeno 3 di queste politiche, tra cui il GovTech ed entro l’autunno, di lanciare le prime sperimentazioni”.

Banche dati aperte e interoperabili

Tra le applicazioni c’è l’interoperabilità delle banche dati aperte, la creazione di dataset annotati e anonimizzati sulle interazioni cittadini-PA per migliorare i servizi; l’introduzione di tecnologie basate su IA per automatizzare lo smistamento e la preparazione delle richieste degli utenti. “II nostro obiettivo come governo – conclude il ministro – è massimizzare e raggiungere tutti questi obiettivi e rafforzare il settore italiano. Ovviamente senza andare a scapito dei diritti fondamentali che, come europei, vogliamo salvaguardare. Sono convinto che la scelta non deve essere se avviare o meno questo grande motore, ma piuttosto il come e il quando e soprattutto quanta forza dare per accelerare la transizione che l’IA permette”.