Ricordi di Poste: il portalettere Mario e “il lavoro più bello del mondo”

Nella storia dei dipendenti di Poste Italiane si ritrova la storia del nostro Paese. In “Ricordi di Poste”, raccogliamo le testimonianze degli ex dipendenti che scrivono alla redazione e che, attraverso i loro racconti, contribuiscono a mantenere vivo il legame tra le generazioni.

Mario Ceruzzi, nato a Cervino (CE), il 19/7/1953 e residente ad Agrate Brianza (MB), è stato alle dipendenze di Poste Italiane per ben 39 anni. Ha cominciato nel 1971 con un contratto a termine di tre mesi, come addetto allo smistamento presso la Posta Centrale di Varese. Al termine del contratto Poste Italiane ha invitato Mario a continuare ed è stato iscritto all’Albo dei sostituti dei portalettere. “In data 29/1/1972 – ricorda bene a quasi 50 anni di distanza – sono stato designato all’Ufficio postale di Lonate Pozzolo in qualità di sostituto dei portalettere assenti. Dopo circa un anno sono stato trasferito all’Ufficio postale di Sesto Calende in qualità di portalettere e lì ci sono rimasto sino al 30/11/2010, data del mio prepensionamento”.

Un sorriso ogni giorno

Mario, pertanto, ha lavorato come portalettere per ben 39 anni, trascorsi con tantissime soddisfazioni personali. “Il mio lavoro è stato il più bel lavoro del mondo, nonostante freddo, caldo, pioggia e neve – sottolinea Mario – Se avessi un’altra vita lo rifarei ben volentieri. Quello che più mi piaceva del mio lavoro era il rapporto che avevo con le persone alle quali portavo la posta tutti i giorni. C’era sempre un sorriso, una parola da scambiare con allegria e francamente mi sono sentito veramente amato e apprezzato dalla gente. Alla luce della mia esperienza, sono fiero di aver potuto far parte della ‘grande famiglia’ di Poste Italiane”.