L’AD Del Fante: “Omnicanale e antifragile, così nasce la leadership di Poste Italiane”

In occasione dei 160 anni del Gruppo, l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha rilasciato un’intervista alla rivista di settore Mail & Express Review (MER), punto di riferimento per i professionisti dei settori della posta e dell’e-commerce. Di seguito la traduzione integrale dell’intervista all’Ad.

Come sta celebrando Poste Italiane i suoi 160 anni?

Poste Italiane ha segnato 160 anni di vita trascorsi al servizio dell’Italia, contribuendo allo sviluppo socio-economico e alla modernizzazione del Paese, dalla sua fondazione fino ad oggi. È stato un compleanno speciale, che Poste ha festeggiato con il primo evento di una serie, dal titolo “La nostra storia nel futuro del Paese“. All’evento, svoltosi a Roma, hanno partecipato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, i vicepresidenti del Senato e della Camera dei Deputati, diversi ministri e rappresentanti del Governo, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni locali, e delle autorità civili, militari e religiose, oltre a esponenti dell’economia e della cultura. Abbiamo ringraziato tutti gli uomini e le donne di Poste Italiane per l’impegno e la professionalità”.

Qual è la sua vision per Poste Italiane nel 2022?

“Il modello di Poste Italiane si basa su una forte integrazione tra accessibilità fisica e remota ai servizi erogati, con il 94% degli italiani che vive entro cinque minuti da un Ufficio Postale o da un PuntoPoste. La piena integrazione dei nostri canali ci consente di gestire efficacemente i nostri clienti, dall’engagement alle vendite, attraverso un modello di servizio basato sui dati, supportato da processi ad alta intensità tecnologica e dalle operazioni dei clienti. Questo modello contribuisce anche alla digitalizzazione del Paese, riducendo il divario digitale. Attraverso la nostra piattaforma di interazione omnicanale, gestiamo 20 milioni di interazioni giornaliere con i clienti, di cui 6,7 milioni da canali digitali. Viviamo, infatti, in un ambiente sempre più interconnesso, con un’enorme quantità di punti di contatto fisici e digitali, che si stanno evolvendo rapidamente verso interazioni istantanee e in tempo reale. Poste Italiane è pronta a diventare la più grande piattaforma omnicanale in Italia per l’accesso a servizi e prodotti”.

Quali sono i principali punti di forza di Poste Italiane?

“La nostra chiave per il successo è la diversificazione e la trasformazione del business. Cinque anni fa, l’azienda era sovraesposta a mercati in declino, come la posta e le ricevute di pagamento, che rappresentavano oltre il 30% dei ricavi, mentre i mercati in crescita erano sottorappresentati. I nostri sforzi strategici, messi in campo negli ultimi cinque anni, ci hanno permesso di ribaltare lo scenario. I mercati in espansione forniscono ora il 34% dei nostri ricavi e i mercati in declino solo il 23%”.

Quali sfide deve affrontare Poste Italiane?

“Nel 2017 abbiamo iniziato il nostro percorso di trasformazione basandoci sui nostri storici vantaggi competitivi con una chiara strategia di crescita e trasformazione. La nostra sfida principale è definita dalla capacità di costruire sulla nostra reputazione percepita dalla comunità, dai nostri azionisti e dalle nostre persone. Oggi Poste Italiane ha consolidato il suo ruolo di pilastro strategico per il Paese. Ad esempio, fornendo circa 30 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 e abilitando la piattaforma di prenotazione dei vaccini per un terzo degli italiani. Siamo qui per supportare la digitalizzazione del Paese attraverso le nostre 22 milioni di identità digitali, che consentono ai cittadini di accedere a un numero crescente di servizi, sfruttando le nostre proprietà informatiche e digitali all’avanguardia”.

Qual è la strategia dell’azienda per mantenere l’attività redditizia nei prossimi cinque anni?

“Possiamo chiamare Poste Italiane un player anti-fragile del mercato. Quando abbiamo affrontato la pandemia due anni fa, siamo riusciti non solo a resistere allo shock, ma anche a migliorare il nostro business, sfruttando le tendenze del mercato in evoluzione e rifocalizzando la nostra attenzione sulle aree di crescita. Anche nell’odierna e turbolenta situazione geopolitica, la nostra struttura aziendale ci consente di continuare il nostro lavoro lungo le direzioni strategiche. Ad esempio, nel settore dei pagamenti: i pagamenti in contanti sono ancora ampiamente dominanti in Italia, lasciandoci opportunità tutte da sfruttare. Abbiamo sempre affermato che la nostra “asset allocation” dei clienti è orientata verso prodotti a capitale garantito. Durante questa crisi si presenta come un vantaggio, perché sono meno colpiti dalle turbolenze del mercato, con il 93% dei nostri clienti TFA che non sono esposti alla volatilità del mercato. Ma stiamo facendo di più: entriamo in una nuova attività di vendita al dettaglio, per unire gas ed elettricità al nostro piano Internet, ampliare i nostri servizi di logistica B2B, creare le condizioni per un’ulteriore espansione nel settore sanitario, facendo leva anche su una recente acquisizione”.

Come è riuscita Poste Italiane a servire i cittadini durante la pandemia?

“La pandemia è stata un’esperienza difficile dalla quale abbiamo imparato ad adattarci alle condizioni che cambiavano, preservando la continuità delle nostre attività, sfruttando la nostra resilienza e flessibilità. Abbiamo mantenuto le promesse chiave che abbiamo fatto ai nostri stakeholder. Abbiamo una comprovata esperienza nel trarre vantaggio dalle tendenze di mercato favorevoli e nel perseguire opportunità di crescita sia organica che inorganica”.

Come sono cambiate negli anni le esigenze dei clienti di Poste Italiane?

“I tre pilastri tradizionali dell’offerta di prodotti di Poste sono stati la posta, le polizze di versamento e il risparmio postale. Per due su tre, essendo in declino strutturale a causa delle innovazioni, abbiamo imperniato la nostra risposta sull’innovazione stessa, investendo molto in tecnologia e logistica, con una buona intuizione di utilizzare la rete di posta capillare per consegnare insieme posta e pacchi, e quindi intercettare il boom dell’e- commerce. I nostri investimenti in tecnologia ci hanno permesso di migliorare l’esperienza del cliente e accelerare lo sviluppo del prodotto; ci hanno anche consentito di avviare nuove attività per soddisfare le esigenze della nuova clientela. Queste iniziative di sviluppo sono state di gran lunga più importanti dell’efficienza, garantendo una convenienza sostenibile ai nostri clienti. I risultati del 2021 hanno dimostrato ancora una volta la capacità di Poste Italiane di mantenere le proprie promesse navigando in tempi difficili, garantendo valore a dipendenti, clienti e azionisti. Il nostro piano di implementazione è in anticipo sui tempi, mentre il nostro approccio multicanale e le nuove opportunità incrementali colte negli ultimi mesi rafforzeranno ulteriormente la nostra creazione di valore sostenibile. I nostri investitori saranno premiati con una politica dei dividendi generosa e visibile, mentre viene confermato il nostro impegno a mantenerli competitivi nel tempo”.

Poste Italiane si è impegnata ad arrivare a “Net zero” entro il 2030.

“Abbiamo definito una tabella di marcia chiara e ambiziosa verso una riduzione del 30% delle emissioni totali di CO2 entro il 2025 e la neutralità del carbonio entro il 2030, in linea con l’Accordo di Parigi, il recente Patto di Glasgow per il clima del 2021 e il Green Deal europeo. Nell’ambito del nostro viaggio verso la carbon neutrality, stiamo procedendo su iniziative strutturali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati e la nostra nuova offerta energetica accelererà ulteriormente tale transizione. PostePay diventerà il fornitore di energia dell’intero Gruppo, acquisendo il 100% dell’energia da fonti rinnovabili, contribuendo alla nostra strategia di decarbonizzazione. In tutte le nostre attività, stiamo implementando cambiamenti strategici e strutturali per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Abbiamo continuato a ridurre le emissioni rinnovando la nostra flotta aziendale – arrivando a 10mila veicoli per le consegne a basse emissioni – quelli utilizzati dai nostri portalettere. Crediamo di soddisfare le aspettative dei nostri stakeholder – in particolare delle giovani generazioni – e, anche in caso contrario, Poste è nella posizione istituzionale per aprire la strada alla decarbonizzazione”.

Dottor Del Fante, qual è il miglior consiglio aziendale che lei abbia mai ricevuto?

“Devi sempre amare quello che fai, e avere passione nel tuo lavoro”.