Al Salone del Risparmio il focus di Poste sugli investimenti green

Il mondo degli investimenti sta cambiando, specialmente in seguito alle nuove normative sulla sostenibilità. In questo mondo in costante evoluzione è fondamentale, per gli operatori finanziari, riuscire a conoscere bene i clienti e comprendere quali siano i modi migliori per guidarli. Sul tema si è discusso nel corso del panel “La scelta degli investitori. Essere o non essere Green” del Salone del Risparmio, a cui ha partecipato l’amministratore Delegato di BancoPosta Fondi SGR, Stefano Giuliani.

Le regole per gli investimenti al Salone del Risparmio

La nuova regolamentazione degli investimenti è arrivata in un momento piuttosto difficile per i mercati finanziari. A metà del 2022 il tema della sostenibilità è diventato fondamentale anche nei rapporti tra fabbrica, collocatore, rete e cliente, in un momento nel quale questo aspetto aveva bisogno di serenità per essere gestito al meglio. Una delle parole fondamentali nel settore degli investimenti è infatti gradualità e il processo in atto è piuttosto complesso: la regolamentazione è fondamentale, così come le tempistiche e la chiarezza. Lo sforzo di Poste è di supporto alla rete dei collocatori e quindi, per prendersi cura del patrimonio del cliente, ha bisogno di tempo, investimenti e skills. Si tratta di tematiche che vanno gestite a monte, dal regolatore e dal legislatore fino al cliente

Le preferenze dei clienti

Poste monitora da tempo le preferenze dei clienti rispetto al mercato tramite survey e ha anche chiesto ai clienti quali siano i fattori all’interno del mondo della sostenibilità più importanti per loro. Ecco i primi 5: maltrattamento degli animali, vizi, combustibili fossili, armi e maltrattamento dei dipendenti. Da queste ricerche appare anche evidente che i giovani siano molto più sensibili rispetto ad una clientela più matura. L’elemento della sostenibilità risulta, inoltre, essere un fattore più importante e pesante per chi ha una preparazione finanziaria più evoluta rispetto a chi è completamente digiuno. Ciò che risulta difficile è trovare delle chiavi diverse per parlare con i vari tipi di investitori di varie età. Avere dei target diversi solo sul tema sostenibilità implica infatti una conoscenza molto approfondita della propria clientela, con segmentazione di varia natura: quindi il processo di marketing deve essere piuttosto evoluto e dipende dalla natura del cliente.

Uno sforzo comune

Il mondo degli investimenti ESG andrebbe visto come un percorso culturale, un mondo verso cui tutti gli attori potrebbero muoversi in accordo. Altrimenti si rischia di avere degli investimenti troppo alti, che aumenteranno i costi di tutti, per essere compliant con la regolamentazione. Si tratta di costi ai quali bisogna aggiungere il lavoro di ricerca e approfondimento, che non tutti hanno le risorse per fare. La soluzione è studiare e costruire un engagement collaborativo, che possa portare dei risultati. Per farlo servono però tempo, investimenti, risorse e formazione. Se il mondo ESG rimane un brand di marketing, i rischi bilanciano le opportunità. Se invece il processo viene gestito bene, tanto Poste quanto i clienti e le aziende potranno godere dei benefici.