Dal mare al lago: la storia dei portalettere Antonio e Gennaro

Quando si ha la possibilità di lavorare in un posto splendido, non si sente la nostalgia di casa, anche quando “casa” è un posto di mare. La storia, raccontata dal Giornale di Brescia, è quella di Antonio e Gennaro, campani che lavorano come portalettere al centro di distribuzione di Salò.

Il rapporto con le persone

Antonio e Gennaro raccontano che del lavoro apprezzano “soprattutto, oltre al rapporto con le persone, l’impagabile panorama del lago”. Non a caso si fanno fotografare sul lungolago di Toscolano Maderno, località che quest’anno si è meritata, al pari di Gardone Riviera e Sirmione, la Bandiera Blu destinata alla spiagge più belle e apprezzare d’Italia per l’eccellenza delle acque di balneazione e il rispetto di rigorosi parametri di sostenibilità ambientale e sociale

Imparare a crescere

Antonio, 33 anni, originario di Napoli, lavora a Toscolano Maderno da due anni. È laureato in ingegneria edile e ha colto l’opportunità di entrare in Poste Italiane con l’obiettivo di imparare e crescere. “Ho scelto di lavorare sul lago – dice al quotidiano – perché arrivando da una città di mare ero certo che mi sarei trovato bene. Fare il portalettere mi piace perché mi permette di lavorare all’aria aperta e di stare a contatto con le persone”.

Trasferito per amore

Gennaro, 28 anni, nativo di Pozzuoli, è laureato in economia e commercio e ha iniziato a lavorare in Poste nel 2015, nel centro di smistamento di Napoli. Poi il trasferimento nel Bresciano, dove lavora anche la compagna, infermiera al Civile. “Fare il portalettere qui a Toscolano Maderno — dice – è davvero soddisfacente, le persone hanno imparato a conoscermi e mi accolgono sempre con grande gentilezza. E poi, sicuramente, il panorama che ci circonda quotidianamente rende le giornate lavorative piacevoli”.