Roma, 18 mar – Una fotografia dello stato di avanzamento lavori della Commissione UE in materia di Finanza Sostenibile, con la messa a fuoco del tema della riduzione dei rischi da disastri. E’ quella scattata dall’UNISDR – l’ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione dei Rischi da Disastri – insieme ad E3G (think thank europeo specializzato in climate change) durante il Workshop dal titolo “Come può la finanza sostenibile contribuire all’obiettivo della resilienza ai disastri?”.

In apertura dell’incontro, cui hanno partecipato rappresentanti della Commissione Europea (DG CLIMA e DG ECHO, DG FISMA) e del mondo delle imprese finanziarie e non, Martin Spolc, capo dell’unità responsabile per la Finanza Sostenibile in DG FISMA, ha indicato le azioni del Piano sulla Finanza Sostenibile nel cui ambito della riduzione dei rischi da disastri si possono inquadrare.

A livello legislativo, in pochi giorni è stato raggiunto l’accordo politico sulla proposta della Commissione sugli indici sul carbonio, sugli obblighi di trasparenza e da ultimo – l’11 marzo – sulla tassonomia, che ha tra l’altro rigettato un controverso emendamento parlamentare che intendeva introdurre, tramite una lista di “brown activities”, un approccio punitivo, contrastante con quello della Commissione teso a facilitare il periodo di transizione tramite la definizione in positivo di “attività verdi”.

Obiettivo del workshop, una condivisione preliminare di raccomandazioni sviluppate dagli organizzatori sul modo in cui il rischio da disastri possa essere meglio integrato nell’implementazione dell’Action Plan dell’Unione dei Mercati dei Capitali, anche in vista della prossima legislatura. Tra le raccomandazioni, un maggiore collegamento tra le strategie nazionali e locali sulla riduzione dei rischi da disastri e le strategie nazionali sugli investimenti; la promozione di un uso coerente di analisi per scenari da parte del settore privato; misure per accrescere l’impatto degli strumenti pubblici per l’investimento in infrastrutture sostenibili.