Roma, 18 giu – Un orso polare affamato è stato avvistato alla periferia della città industriale di Norilsk, nell’Artico russo, mentre rovistava nei cassonetti delle immondizie alla ricerca di cibo, a più di 800 chilometri “da casa”. Le immagini dell’animale, visibilmente estenuato, hanno fatto il giro dei social in Russia.

L’orso è stato avvistato per la prima volta domenica sera nella zona industriale di Talmakh, a Nordest di Norilsk, ha precisato all’AFP un responsabile locale dei servizi ambientali, Alexander Korobkin. “Sta ancora girovagando nei dintorni di una fabbrica, sorvegliato dai poliziotti e dai servizi di emergenza che vegliano sulla sua sicurezza e su quella dei residenti”, ha spiegato. Una equipe di specialisti è attesa domani in questa città situata oltre il circolo polare artico per visitare l’animale e prendere una decisione sulla sua sorte.

Le incursioni di orsi polari in cerca di cibo sono sempre più frequenti nel Nord della Russia, nella misura in cui il loro habitat e la loro alimentazione sono stati impattati dal cambiamento climatico e dallo scioglimento dei ghiacci. È tuttavia raro che gli abitanti di Norilsk si imbattano in un orso bianco a diverse centinaia di chilometri dalla banchisa. Sono una specie in pericolo di estinzione e la caccia agli orsi polari è vietata in Russia.

A febbraio, gli abitanti dell’arcipelago artico della Nuova-Zemlia avevano dovuto far fronte a una invasione di orsi polari aggressivi alla ricerca di cibo, costringendo le autorità a dichiarare lo stato urgenza per i dieci giorni in cui gli animali sono rimasti nella zona. Le immagini di questi orsi nelle trombe delle scale dei palazzi aveva fatto il giro del mondo. Un fenomeno che rischia di aumentare con il rafforzamento della presenza umana, militare, in una regione strategica per Mosca.