New York, 23 lug- Il Fondo monetario internazionale ha abbassato le stime sulla crescita mondiale per il 2019 e il 2020, a causa di un rallentamento maggiore del previsto delle economie emergenti. Nell’aggiornamento al suo World Economic Outlook (WEO), un rapporto pubblicato ad aprile e ottobre, il Fondo afferma che il commercio globale resta debole e la generale accelerazione attesa l’anno prossimo è “precaria”.

Il Pil mondiale registrerà un +3,2% quest’anno e un +3,5% il prossimo anno, dopo il +3,6% registrato nel 2018 e il +3,8% del 2017; in entrambi i casi, le stime hanno subito un ribasso di 0,1 punti percentuali. Migliorata di 0,1 punti la stima per le sole economie avanzate, che quest’anno cresceranno dell’1,9% grazie a un miglioramento delle stime sugli Stati Uniti; per il 2020 i calcoli del Fondo sono rimasti a +1,7%. Per le economie emergenti e in via di sviluppo (escluso il Venezuela, dove quest’anno è prevista una contrazione del 35%), il Pil 2019 è previsto in rialzo del 4,1% (non più del 4,4%) e quello del 2020 del 4,7% (e non più del 4,8%). In particolare, l’Fmi ha ridotto di 0,1 punti le previsioni sul Pil cinese sia di quest’anno (+6,2%) sia del prossimo (+6%).