Roma, 25 lug – La Bce reagisce ai rallentamenti dell’economia e alla debolezza dell’inflazione preparando i mercati a un nuovo pacchetto di misure espansive. L’istituzione ha innanzitutto aperto all’ipotesi di riduzioni sui tassi di interesse. Ha infatti reinserito il termine “o più bassi” (or lower) nella frase (la forward guidance) sul futuro del costo del danaro contenuta nel comunicato del Consiglio direttivo (“ci attendiamo ora che restino su livelli pari o più bassi rispetto a quelli attuali fino a tutta la prima metà del 2020”).

La Bce ha poi riaffermato con enfasi la sua “determinazione ad agire” e “avvalendosi di tutti i suoi strumenti” nel caso in cui l’inflazione non si riporti ai livelli obiettivo e ha annunciato di aver avviato degli studi su possibili nuove misure, tra cui un nuovo programma di quantitative easing di acquisti di titoli. Inoltre studierà possibili sistemi di mitigazione degli efetti collaterali dei protratti tassi di interesse bassi.

Intanto ha deciso di mantenere a zero il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali, allo 0,25 per cento quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale e al meno 0,40 per cento il tasso sui depositi presso la banca centrale stessa. La Bce ha anche confermato il programma di reinvestimento a scadenza dei titoli rilevati con il quantitative easing: proseguirà “per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento”, ha affermato l’istituzione.

Infine, il direttorio ha dato via libera alla designazione della candidata proposta alla presidenza, Christine Lagarde. Il Consiglio non ha infatti sollevato obiezioni riguardo alla designazione, in quanto persona di riconosciuta levatura ed esperienza professionale nel settore monetario o bancario.