Roma, 26 lug – Sequestri di banconote in euro contraffatte ancora in calo. Secondo il rapporto periodico della BCE, nella prima metà del 2019 sono stati confiscati 251 mila esemplari, il 16,6% in meno rispetto al semestre precedente e il 4,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Con un comunicato, la BCE ribadisce come sia altamente improbabile incappare in banconote in euro false, dato che il loro numero rispetto a quelle in circolazione resta molto esiguo.

I pezzi più bersagliati dai falsari restano i tagli da 20 e 50 euro, che da soli rappresentano oltre l’80% dei falsi sequestrati. La maggior parte dei sequestri, circa il 97,2%, avviene nella stessa zona euro; un altro 2,1% si verifica in paesi UE che non adottano la valuta condivisa; una quota residuale pari allo 0,7% in altri regioni del mondo.

La BCE ribadisce che in caso di dubbi sull’autenticità di una banconota chiunque può effettuare un primo controllo efficace mediante la proceduta “senti, guarda e piega”, descritta nei dettagli nella sezione “l’Euro” del sito della BCE. Le banconote sono infatti dotate di avanzate tecnologie grafiche antifalsificazione e all’occorrenza è possibile fare un confronto con una banconota autentica in proprio possesso. Se i sospetti si confermano ci si può rivolgere a polizia, banca centrale o banche commerciali per ulteriori verifiche.

Oltre un eurofalso sequestrato su due (54,2%) è da 50 euro, seguono i 20 euro (27,9%), i 100 euro (10,4%) e poi valori più marginali per i 10 euro (3%), 5 (1,6%), 500 (1,5%) e 200 euro (1,4%). Dal maggio scorso hanno iniziato a circolare le banconote da 100 e 200 euro che completano la nuova serie Europa, con caratteristiche di sicurezza rafforzate, mentre i pezzi da 500 non verranno rinnovati.