Roma, 29 lug – La sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha approvato le linee di indirizzo per la relazione dei revisori dei conti dei comuni, delle città metropolitane e delle province sui bilanci di previsione 2019-2021.

La sezione, spiega una nota, mantenendo il metodo semplificato di rilevazione delle informazioni contabili di maggiore significato attraverso un questionario corredato da pochi quadri contabili, come di consueto, ha accompagnato questo strumento informativo con apposite linee di indirizzo sugli aspetti più significativi per tutte le amministrazioni locali.

Il filo conduttore sono state le rilevanti novità normative introdotte in materia di finanza e contabilità locale dalla Legge di bilancio 145/2018, tra queste figurano, in particolare, quelle attuative dei recenti interventi della Corte costituzionale che hanno segnato radicali mutamenti nella disciplina della materia.

In quest’ottica, le linee di indirizzo focalizzano l’attenzione sull’utilizzo degli avanzi di amministrazione, ora sottratti ai vincoli di finanza pubblica, ma non al rispetto dei principi contabili che presiedono alla sana gestione finanziaria.

Uno specifico approfondimento è riservato alle nuove regole sull’equilibrio di bilancio che, per una corretta applicazione, deve andare oltre il solo risultato della competenza e tener anche conto degli effetti degli accantonamenti di maggiore rilievo.

Nella stessa ottica si è dato particolare rilievo all’impatto sulla struttura degli equilibri di bilancio degli effetti delle disposizioni in materia di definizione agevolata delle cartelle di pagamento in riscossione, tenuto conto della proroga della “rottamazione ter”, dell’estensione di tali rimedi anche alle ingiunzioni fiscali riscosse dall’ente o tramite società abilitate e, infine, allo stralcio automatico delle “minicartelle”.