Roma, 8 ago – “Il perdurare di incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti sta indebolendo il clima di fiducia, in particolare nel settore manifatturiero”. È quanto si legge nel Bollettino economico della Bce che si dice pronta a intervenire adeguando i propri strumenti come riterrà opportuni anche con interventi sui tassi di riferimento a favore di un a politica “altamente accomodante” o con l’acquisto di nuovi titoli.

“In tale contesto – si legge – le spinte inflazionistiche sono rimaste contenute e gli indicatori delle aspettative di inflazione hanno evidenziato un calo. Permane quindi la necessità di un grado significativo di stimolo monetario per assicurare il persistere di condizioni finanziarie molto favorevoli a sostegno dell’espansione dell’area dell’euro, dell’accumulo di pressioni interne sui prezzi e, di conseguenza, della dinamica dell’inflazione complessiva nel medio periodo”.

“Il Consiglio direttivo” della Bce ha “posto in risalto la necessità di un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo, poiché i tassi di inflazione, sia nella realtà sia nelle proiezioni, si sono collocati costantemente al di sotto di livelli in linea con il valore previsto”, evidenzia il Bollettino che sottolinea come “i rischi per le prospettive di crescita a livello internazionale rimangono orientati al ribasso a causa del persistere di un clima di incertezza, con riferimento in particolare alle tensioni commerciali”.

Secondo la Bce “di conseguenza, se le prospettive di inflazione a medio termine continueranno a essere inferiori al valore previsto, il Consiglio direttivo è determinato a intervenire, in linea con l’impegno ad adottare un approccio simmetrico nel perseguimento dell’obiettivo di inflazione”.

“Il Consiglio direttivo – si legge nel Bollettino – è quindi pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, nella maniera che riterrà opportuna, per assicurare che l’inflazione si diriga stabilmente verso il livello previsto”.

È per questo che la Banca centrale europea non esclude neppure il ricorso a nuovi interventi sui tassi o un nuovo Qe: “Il Consiglio direttivo – si legge – ha incaricato i comitati competenti dell’Eurosistema di valutare alcune possibilità, fra cui modalità di rafforzamento delle indicazioni prospettiche in merito ai tassi di interesse di riferimento, misure di attenuazione, quali l’elaborazione di un sistema a più livelli per la remunerazione delle riserve, e alcune possibili opzioni riguardanti la dimensione e la composizione di eventuali nuovi acquisti netti di attività”.