Roma, 7 ago – Serviranno almeno 20 anni per far ricrescere le sugherete bruciate dagli incendi e tornare ad estrarre il pregiato sughero. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti in relazione ai roghi che hanno mandato in fumo centinaia di ettari di pascoli di macchia mediterranea e sugherete nel Nuorese in Sardegna dove le fiamme hanno colpito diverse località dell’isola.

“Gli incendi – sottolinea la Coldiretti – sono favoriti dal vento, dall’ambiente secco e dalle alte temperature con punte previste fino a 42 gradi sulla Sardegna mentre anche in Sicilia, nel Trapanese e nel Palermitano, i venti di scirocco stanno alimentando le fiamme su pascoli e terreni anche di pregiate zone turistiche come San Vito Lo Capo”.

“I roghi in Sardegna colpiscono un comparto che vale il 6% di tutto il sughero del mondo per un filiera made in Italy di alta qualità che va dai tappi all’edilizia fino alle calzature. La quercia da sughero – spiega la Coldiretti – può vivere fino a 250-300 anni, mentre ogni nove anni si può estrarre il sughero e la perdita anche di una sola pianta rappresenta un danno incalcolabile in termini ambientali ed economici”.

“Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Per ogni bosco andato in fiamme – conclude la Coldiretti – ci sono danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nei boschi andati a fuoco sono impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco”.