Roma, 8 ago. – Il pianeta potrebbe non riuscire più a sostenerci, se non cambieremo profondamente il nostro modello di sviluppo e di vita. A farlo intendere un nuovo rapporto preparato da 107 scienziati – il 53 per cento dei quali provenienti da paesi in via di sviluppo – per l’IPCC, il panel intergovernativo dell’Onu sul consumo del suolo e il cambiamento climatico. Secondo loro, la degradazione del suolo sta procedendo a un passo mai visto prima e potrebbe avere gravi effetti sull’ecosistema.
Il consumo del suolo è un elemento cruciale che sta portando al cambiamento climatico, perché secondo gli studiosi la possibilità che il terreno assorba il carbonio prodotto è limitato da esso. “Noi non diciamo alla gente di smetterla di mangiare carne. In alcuni posti non c’è altra scelta. Ma è ovvio che nell’Occidente ne stiamo mangiando troppa”, ha spiegato alla BBC Pete Smith, scienziato ambientale dell’Aberdeen University e membro del gruppo che ha stilato il documento.
Gli umani, spiega il rapporto, influenzano oltre il 70 per cento della superficie terrestre libera da ghiacci, con le esclusione delle acque. Va considerato che il suolo è fondamentale per ogni aspetto della vita umana sulla Terra, oltre a essere un fondamentale regolatore della presenza di carbonio – ne emette e ne assorbe – e quindi è soggetto e oggetto del cambiamento climatico.
Nell’ultimo mezzo secolo, in particolare, c’è stato un aumento esorbitante del consumo umano di suolo e acqua per la produzione di cibo: attualmente il 70 per cento delle acque dolci consumate vanno all’agricoltura e alla forestazione, ivi compresa la produzione industriale di cibo. Il consumo di carne e olii vegetali è più che raddoppiato, con il 25-30 per cento di queste risorse che vengono in realtà disperse o buttate.
Tutto ciò porta a una degradazione del suolo impressionante, con un quarto della superficie emersa terrestre intaccata dal consumo umano e l’erosione del suolo che arriva a 100 volte la capacità dei Pianeta di produrne del nuovo. La desertificazione è galoppante: in media 1 per cento all’anno. Il cambiamento climatico contribuisce a peggiorare la situazione.
Questo rischia di creare una situazione critica per l’ecosistema, con conseguenze devastanti anche per il genere umano, a partire dalla possibilità di approvvigionare le popolazioni di cibo. Quindi sono necessarie misure compensative, capaci di combattere fenomeni come il consumo eccessivo del suolo e dell’acqua, la desertificazione. E, tra queste, una serie di misure che modifichino la catena del cibo, dalla produzione al consumo.
In tal senso, gli scienziati propongono che vengano messe in campo politiche che combattano lo spreco di cibo e spingano a scelte più sostenibili per quanto riguarda la dieta delle popolazioni.