Roma, 17 set – In due anni e mezzo 42 siti in tutto il Paese sono stati restituiti ai territori. Su 81 discariche consegnate nelle mani del Commissario di Governo per la bonifica dei siti inquinati, più della metà sono stati portati fuori dalla procedura di infrazione permettendo all’Italia di risparmiare 16milioni e 800mila euro ogni anno negli ultimi due. Con la sanzione che si è ridotta dai 42 milioni ogni sei mesi del 2014 agli attuali 8 milioni.

E’ questo il risultato del lavoro della Struttura di missione, istituita a marzo 2017, per azzerare il debito contratto con l’Europa, descritto all’interno della quarta relazione semestrale presentata nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il Comandante del Cufa, il Generale Ciro D’Angelo e il rappresentante di ISPRA, Sergio Pascarella.

A guidare la task force composta da Carabinieri e insediata presso il Cufa (Comando Unità Forestale e Agroalimentare), il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà che attraverso le attività effettuate con la squadra creata ad hoc e messa a disposizione del Ministero dell’Ambiente dall’Arma dei Carabinieri, ha centrato gli obiettivi fissati nel cronoporgramma.

“Le sinergie sono importanti per avere risultati efficaci” ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il lavoro congiunto del mio dicastero con la task-force guidata dal generale Giuseppe Vadalà ha dato buoni frutti, che consentono all’Italia di rimettersi in pari con l’Unione Europea per quanto riguarda le procedure d’infrazione, con un notevole risparmio economico e indiscutibili vantaggi per l’ambiente e la salute dei cittadini. Proseguiamo su questa strada virtuosa”.

In due anni e mezzo di lavoro, la Regione che ha fatto registrate il maggior numero di interventi è l’Abruzzo (11 siti), a seguire Campania (8), Calabria (8 siti) poi Sicilia (6), Lazio (5), Veneto (2), Puglia (1) e Toscana (1).