Roma, 18 set – Un luglio in lieve risalita è stato seguito da un agosto di netto calo delle immatricolazioni di nuove auto in Europa, ma su cui si è fatto sentire l’effetto paragone con il mese che lo scorso anno precedeva l’entrata in vigore di regole più stringenti sulle emissioni. Secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, se a luglio le immatricolazioni sono cresciute dell’1,4 per cento su base annua, a 1,3 milioni di unità, il mese passato hanno subito una contrazione dell’8,4 per cento, a 1 milione 42 mila unità.

Nella sola area euro il calo è stato dell’8,2 per cento, mentre in Italia è stato più contenuto con un meno 3,1 per cento.

Con un comunicato, l’associazione afferma che il principale fattore alla base del calo di agosto è stato appunto il paragone con l’ultimo mese, agosto 2018, prima che scattassero i nuovi requisiti Wltp sulle emissioni. Lo scorso anno ad agosto le immatricolazioni erano balzate del 31,2 per cento.

Il bilancio dei primi otto mesi del 2019 si chiude con un calo del 3,2 per cento sulle immatricolazioni, a 10 milioni 520 mila unità.

La contrazione generale si è fatta sentire sui dati di molti gruppi. Tra cui FCA Fiat Chrysler, le cui immatricolazioni di agosto nell’Unione europea sono calate del 26,6 per cento, a poco meno di 53 mila unità, con una quota sul mercato totale scesa al 5,1 per cento dal 6,3 per cento di un anno prima. Sempre secondo l’Acea il bilancio dei primi otto mesi è del meno 12,1 per cento a 659 mila unità, mentre in questo caso il calo della quota di mercato è stato più limitato: 6,3 per cento di FCA dal 6,9 per cento dello stesso periodo di un anno prima.