Milano, 18 set – Gli italiani non temono la prospettiva di dover viaggiare all’estero per lavoro e sono i primi in Europa per propensione a spostarsi stabilmente in un altro Paese in cerca di maggiore successo professionale. Oltre due lavoratori su tre, infatti, sarebbero pronti a emigrare se potessero ottenere un avanzamento di carriera e un miglior equilibrio fra lavoro e vita privata (67%), il 3% in più della media globale e il 12% in più di quella europea. Il 64% si trasferirebbe a fronte di un notevole aumento di stipendio (sei punti in più della media complessiva), mentre il 57% alla ricerca di una carriera più soddisfacente (+4% sulla media mondiale). E’ quanto emerge dall’ultima edizione del Randstad Workmonitor.

Analizzando le mete di destinazione, quasi un italiano su due si trasferirebbe in un Paese europeo: in cima alle preferenze c’è la Germania (9%), seguita da Francia, Svizzera e Spagna (8%), Regno Unito (7%), Austria (4%), Belgio (3%), mentre al di fuori del continente le mete più ambite sono Stati Uniti (6%), Australia (5%) e Canada (3%). A livello globale sono gli Stati Uniti a raccogliere più preferenze, col 10% delle scelte, seguiti da Germania (8%), Regno Unito (7%), Australia (7%), Canada (6%), mentre soltanto il 3% dei lavoratori mondiali emigrerebbe in Italia.