Roma, 23 set – “Puliamo il mondo 2019”, la storica iniziativa legata all’evento mondiale Clean Up The World che Legambiente ha portato in Italia, è stata un successo e grazie all’effetto Greta ha visto una grande partecipazione, in aumento soprattutto tra i giovani: oltre 700 mila volontari hanno aderito all’appello e, dal nord al sud della penisola, si sono dati da fare per ripulire dai rifiuti, soprattutto bottiglie di plastica, vetro e mozziconi di sigaretta, gli angoli delle città, spiagge e sponde dei fiumi.

Un messaggio, quello legato all’azione della cittadinanza attiva, che viene rilanciato alla vigilia del summit dell’Onu sul clima di New York e del terzo Global Strike for Future che vedrà il prossimo venerdì migliaia di ragazzi di tutti il mondo scendere in piazza, sull’esempio di Greta Thunberg, “per ricordare ai grandi della Terra che il nostro Pianeta è in pericolo e che bisogna intervenire”.

E così l’edizione 2019 di Puliamo il mondo ha visto nel week-end scorso oltre 700 mila volontari di tutta la Penisola – tra giovani, cittadini, scuole, migranti, comunità straniere – darsi da fare insieme ad oltre 1.600 comuni, 38 associazioni laiche e cattoliche e alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea per ripulire, muniti di guanti e ramazza, aree degradate o spazi della città, ma “anche per dire no a muri e pregiudizi e rilanciare l’importanza di creare e favorire relazioni di comunità puntando su accoglienza e integrazione”. Agli eventi hanno partecipato insieme studenti, bambini, famiglie, cittadini, associazioni di volontariato che si occupano di disabili, di accoglienza migranti, di disagio, a Trani hanno partecipato anche le detenute della sezione femminile.

Tra gli eventi di punta organizzati in Italia e raccontati anche durante la diretta Rai nello “Speciale Puliamo il mondo”, in onda su Rai 3, l’evento di pulizia a Roma di Ponte Milvio lungo il Tevere, a Cagliari sulla spiaggia Poetto, a Napoli nella sesta municipalità, e a Enego in provincia di Vicenza al centro della piana di Marcesina, una delle aree devastate dalla tempesta Vaia lo scorso 29 ottobre. E poi, tra i tanti appuntamenti di questo week-end, gli eventi di plogging, una corsa-camminata cronometrata di 5 km per ripulire dai rifiuti i tratti di terreno vicino ai sentieri a Milano Parco Nord, Treviso, Lucca, Montecatini Terme, Roma Parco del Pineto e Parco della Caffarella, Palermo Parco Uditore, Palermo Montelepre, Salento, Lecce Parco Belloluogo.

Anche quest’anno sono stati tanti i rifiuti raccolti: a farla da padrone sono ancora i rifiuti di plastica, bottiglie di plastica e vetro, buste, rifiuti ingombranti (ad esempio stampanti, pneumatici esausti, materiali edili sbriciolati e abbandonati lungo strade secondarie, vecchi elettrodomestici ecc), e poi mozziconi di sigaretta e rifiuti di plastica monouso.

Arrivata in Italia nel 1993 grazie a Legambiente, Puliamo il Mondo è l’appuntamento italiano di Clean Up The World, il più grande evento internazionale di volontariato ambientale, nato a Sydney nel 1989, che coinvolge ogni anno oltre 35 milioni di persone in circa 120 Paesi. L’iniziativa è patrocinata dal ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di Upi, di Federparchi e di Unep; ed è stata organizzata in collaborazione con la Commissione europea che ha partecipato all’appuntamento romano a Ponte Milvio.

“Anche quest’anno – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani – abbiamo registrato una grande partecipazione alla nostra campagna storica e ciò ci riempie di orgoglio. In più l’effetto Greta ha dato quest’anno uno slancio maggiore alle richieste di partecipazione, mai come quest’anno abbiamo avuto così tante adesioni da parte di scuole e giovani pronti a scendere al nostro fianco per ripulire dai rifiuti abbandonati gli spazi urbani e promuovere le relazioni di comunità dicendo no a muri, discriminazioni e pregiudizi”.