Roma, 29 ott – Il 29 ottobre si celebra in tutto il mondo ed anche nel nostro paese la Giornata mondiale dell’Ictus, che giunge alla sua 14esima edizione dall’anno del suo avvio nel 2006. In questa occasione Osservatorio Ictus Italia vuole richiamare l’attenzione sui numeri di questo killer silenzioso e sulle azioni che anche nel nostro Paese possono essere avviate in collaborazione tra istituzioni, SSN, specialisti, associazioni.

I “numeri dell’ictus cerebrale” sono purtroppo drammatici: lo stroke rappresenta la prima causa di invalidità nel mondo, la seconda causa di demenza e la terza causa di mortalità nei paesi occidentali. Nel nostro Paese si registrano ogni anno circa 120.000 casi di ictus, dei quali circa un terzo porta al decesso nell’arco di un anno e circa un terzo ad invalidità seria o significativa: la conseguenza di tale dato è che le persone che attualmente vivono con gli effetti invalidanti della patologia in Italia hanno raggiunto la cifra di quasi un milione.

Ricorda Nicoletta Reale, presidente di Osservatorio Ictus Italia e Presidente dell’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale ALICE, che “oggi si muore di meno a causa dell’ictus, ma si registra un aumento del numero totale degli eventi e delle persone colpite che convivono con importanti disabilità. Ci troviamo perciò a fronteggiare un fenomeno che da un lato vede un miglioramento di terapie, cure disponibili e organizzazione della presa in carico, mentre dall’altro registriamo un incremento degli eventi dato anche dall’invecchiamento progressivo della popolazione. Il tutto pone domande di riorganizzazione e di prevenzione che sono già state poste al centro della riorganizzazione e di prevenzione che sono già state poste al centro della Risoluzione sulla Risoluzione sulla prevenzione e la diagnosi dell’ictus cerebrale prevenzione e la diagnosi dell’ictus cerebrale approvata nel novembre 2017 dalla Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati, un documento declinato in 19 dalla Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati, un documento declinato in 19 punti che impegnava il Governo Italiano su una delle patologie a maggior rischio di punti che impegnava il Governo Italiano su una delle patologie a maggior rischio di mortalità e disabilità, comportando di conseguenza un peso economicmortalità e disabilità, comportando di conseguenza un peso economico e sociale a carico o e sociale a carico non soltanto del SSN e dei bilanci regionali, ma soprattutto delle famiglie che ne sono non soltanto del SSN e dei bilanci regionali, ma soprattutto delle famiglie che ne sono duramente provate”.

Gli impegni contenuti nella Risoluzione citata comprendono diverse attività su cui Gli impegni contenuti nella Risoluzione citata comprendono diverse attività su cui rifocalizzare l’attenzione, tra le quali: rifocalizzare l’attenzione, tra le quali: incentivare prevenzione e diagnosi di ictus e di incentivare prevenzione e diagnosi di ictus e di fibrillazione atriale; favorire iniziative dedicate ad agevolare l’accesso a farmaci e dispositivi fibrillazione atriale; favorire iniziative dedicate ad agevolare l’accesso a farmaci e dispositivi medici; sostenere progetti che incentivino l’adozione dei PDTA; promuovere campagne di medici; sostenere progetti che incentivino l’adozione dei PDTA; promuovere campagne di sensibilizzazione per sensibilizzazione per gli operatori sanitari e per la più opportuna informazione dell’opinione gli operatori sanitari e per la più opportuna informazione dell’opinione pubblica.pubblica.

Gli obiettivi della Risoluzione su cui Osservatorio Ictus Italia richiama ancora, in occasione Gli obiettivi della Risoluzione su cui Osservatorio Ictus Italia richiama ancora, in occasione della Giornata Mondiale, l’attenzione di politici, istituzioni, agenzie, soggetti della Giornata Mondiale, l’attenzione di politici, istituzioni, agenzie, soggetti del Servizio Sanitario Nazionale e specialisti, sono totalmente in linea con l’Action Plan for Stroke in Europe 2018-2030, il più importante documento collaborativo e di prospettiva espresso sulla patologia dagli specialisti delle società scientifiche europee.

“Gli obiettivi prioritari dell’Action Plan for Stroke in Europe 2018-2030 – ricorda Valeria Caso, membro del direttivo dell’Osservatorio Ictus Italia e Past President della Europe Stroke Organization – sono: ridurre il numero assoluto di casi di ictus in Europa del 10%; trattare il 90% o più dei pazienti colpiti da ictus in Europa all’interno delle stroke unit, come primo livello di cura; favorire l’adozione di piani nazionali per l’ictus che comprendano l’intera catena di cura, dalla prevenzione primaria fino alla vita dopo lo stroke, e implementare strategie nazionali per interventi multisettoriali di sanità pubblica che promuovano e facilitino uno stile di vita sano e riducano i fattori ambientali (incluso l’inquinamento atmosferico)”.