Roma, 10 dic – Sono due dei Paesi “faro” nel settore. E hanno assunto oggi l’impegno di incrementare la formazione sul clima e sull’ambiente, per garantire alle nuove generazioni le conoscenze, la consapevolezza e le competenze necessarie per affrontare le sfide che emergeranno nel 21 secolo. Italia e Messico, nel corso di una conferenza stampa alla COP25 di Madrid, hanno sollecitato altri Paesi a seguire il loro esempio, per rendere l’educazione ambientale un fenomeno mondiale.

Hanno proposto l’Earth Day nell’aprile del prossimo anno come una delle “pietre miliari” del 2020, dove nazioni sulla stessa lunghezza d’onda potrebbero annunciare progetti più ambiziosi sull’educazione al clima e all’ambiente. Il piano prevede che una massa critica di Paesi si impegni nell’agenda sull’educazione ambientale e climatica prima che si svolga la conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP26) a Glasgow, in Scozia, a novembre.

Lorenzo Fioramonti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha sottolineato come “i giovani stiano domandando ai governi di prendere molto più seriamente i cambiamenti climatici. Ci sono molte aree della società in cui dobbiamo agire e agire con maggiore ambizione: l’istruzione obbligatoria su questi argomenti deve essere una parte fondamentale di questa risposta nazionale e internazionale alle grandi questioni del nostro tempo”.

Il Ministro dell’Istruzione ha affermato che l’EarthDay 2020 rappresenta uno dei momenti chiave di questo importante anno per riconoscere la centralità dell’educazione al clima ed all’ambiente, anche attraverso il “Teach-in” (metodo di insegnamento seguito da docenti che lavorano in gruppo), uno degli strumenti per aumentare la consapevolezza fra i più giovani.

Egli auspica altresì che altri Paesi possano cogliere la stessa opportunità in occasione del 50 esimo anniversario dell’Earth Day e della nascita del movimento ambientalista. I “Teach-in”, in cui gli studenti organizzano dibattiti e propongono soluzioni alle sfide ambientali, sono stati una caratteristica chiave del primo Earth Day in cui oltre 20 milioni di giovani e cittadini hanno protestato nel 1970, innescando nel processo nuove leggi e azioni da parte dell’allora amministrazione americana.

Martha Delgado, vice Ministro degli Affari globali del Ministero degli Affari esteri messicano, ha dichiarato che il suo Paese ha ormai incorporato l’educazione ambientale obbligatoria nella costituzione nazionale, un primo passo in un nuovo piano globale. “Il Messico è ora impegnato nell’educazione ambientale obbligatoria a livello nazionale, ma ci impegniamo anche a promuovere l’educazione ambientale a livello internazionale. Le sfide che stiamo affrontando sono nazionali ma anche globali. I giovani di tutto il mondo hanno bisogno delle conoscenze per rispondere pienamente a quello che sta accadendo nel nostro mondo”, ha affermato.

“Grandi trasformazioni possono essere realizzate solo attraverso la conoscenza, la consapevolezza e il senso di collaborazione. Siamo convinti che l’educazione ambientale sia la strada per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, uno strumento essenziale per combattere la crisi climatica e che possa stimolare un profondo cambiamento culturale per contribuire alla sostenibilità del nostro pianeta”, ha affermato il vice Ministro Delgado. Kathleen Rogers, presidente dell’Earth Day Network, ha affermato che l’alfabetizzazione ambientale è stata al centro della dell’Earth Day sin dalla sua istituzione nel 1970, ma che i governi non avevano sviluppato abbastanza questo settore.

“I giovani, attraverso movimenti come Fridays for Future, hanno chiesto ai governi di dire la verità sul clima e sulle emergenze ambientali che stiamo affrontando ora. La verità va detta nelle scuole e nelle università e questo deve accadere ora”, ha indicato. Patricia Espinosa, Segretario Esecutivo della Convenzione quadro Onu sui cambiamenti climatici, ha accolto con favore gli annunci di Italia e Messico, definiti un contributo chiave alla realizzazione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.