Roma, 12 dic – Operazione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri sull’intero territorio nazionale, nei punti vendita e filiali in franchising di una nota catena di prodotti ittici surgelati per il contrasto all’utilizzo di sacchetti non a norma, destinati a contenere, pesare e imballare prodotti sfusi venduti.

Gli accertamenti totali hanno interessato 97 esercizi commerciali e sono stati condotti dal personale della Guardia di Finanza e dai militari del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri. In tutti i controlli è stata riscontrata la difformità delle buste in materiale plastico rispetto alla normativa vigente (mancata certificazione di biodegradabilità, compostabilità e rinnovabilità).

L’attività degli investigatori della GDF e dei Carabinieri ha permesso di individuare, in due casi, i centri di deposito e distribuzione verso i punti vendita del materiale in esame. Pertanto – si aggiunge – sono state comminate sanzioni amministrative per un importo di 460 mila euro e sono stati sequestrati circa 13.900 kg di materiale e circa 2,1 milioni di sacchetti.

Le violazioni amministrative hanno riguardato la commercializzazione, sia a dettaglio che all’ingrosso, delle buste monouso biodegradabili e compostabili che devono essere conformi agli standard europei di ecocompatibilità. Queste buste devono raggiungere in 180 giorni la percentuale minima del 90% di biodegradazione.

Gli shoppers vietati sono, invece, quelli usati in passato, dotati di manici o bretelle con spessore inferiore ai 200 micron per uso alimentare, e 100 micron per uso non alimentare. Il costo inferiore fino ad un decimo sul mercato delle buste ormai vietate rappresenta il motivo principale per cui ancora vengono acquistate e utilizzate illecitamente nei singoli punti vendita.

Molti di queste, riportanti la sigla HD-PE vengono indebitamente utilizzate per l’imballaggio di prodotti alimentari sfusi, andando così incontro all’applicazione di una sanzione amministrativa pari a cinquemila euro.