Milano, 30 dic – Niente addizionale comunale dell’Irpef per i milanesi con un reddito fino a 23mila euro nel triennio 2020-2022. E’ una delle misure contenute nelle linee guida del bilancio di previsione del prossimo triennio, deliberate dalla giunta a Palazzo Marino. Il piano sarà presentato nel dettaglio il prossimo 17 gennaio, ma sono state comunicate alcune misure simbolo. Oltre all’estensione della soglia di esenzione dell’addizionale Irpef, fino ad ora a 21mila euro di reddito, le linee guida prevedono interventi agevolativi per indigenti e disabili, più fondi per la manutenzione di scuole e di strade, ma anche stabilizzazione della spesa corrente e riduzione del debito.

“Il bilancio del prossimo triennio prevederà una maggiore equità sul fronte della politica fiscale e sociale – ha spiegato l’Assessore al Bilancio, Roberto Tasca – L’estensione della fascia di esenzione Irpef e gli interventi su indigenti e disabili vanno in questa direzione e testimoniano l’attenzione della Giunta verso i più deboli”.

Secondo l’uomo dei numeri di Palazzo Marino nel prossimo triennio “Milano crescerà nel modo giusto solo se crescerà in modo equilibrato cercando di non lasciare indietro nessuno. Nel bilancio di previsione ci saranno più risorse per le manutenzioni di scuole e strade, con la solita attenzione a tenere sotto controllo la spesa corrente, continuando a ridurre l’impatto del debito sui conti: chi gestisce oggi l’amministrazione deve assicurare di non lasciare in eredità alle future generazioni il peso di un indebitamento insostenibile”.

Nel prossimo triennio la giunta prevede di proseguire la lotta all’evasione, migliorando le procedure di riscossione dei tributi. Sul piano sociale ci saranno interventi mirati in alcuni servizi a domanda individuale, legati all’edilizia residenziale pubblica e alla disabilità.

L’amministrazione, si legge in una nota, “manterrà la massima attenzione sugli equilibri finanziari attraverso due direttrici: stabilità della spesa corrente (che si attesta a 797 milioni di euro in chiusura d’esercizio 2019) e riduzione costante dell’impatto del debito sul bilancio dell’ente”.

Nei progetti, infine, si prevede di proseguire la valorizzazione del patrimonio immobiliare per finanziare le attività di investimento, cercando di ridurre l’utilizzo dei ricavi in forma straordinaria sulla parte corrente. “Parte – chiosa Palazzo Marino – su cui invece ricadranno, ottimizzati, i dividendi distribuiti dalle società partecipate e dei proventi derivanti da permessi a costruire”.