Raffaele: “Grazie al lavoro in Poste posso pensare al mio futuro”

Essere assunti in Poste Italiane non rappresenta solamente un’opportunità di lavoro per molti giovani, ma anche una concreta possibilità di crescita professionale. È quanto emerge dal contenuto di un articolo pubblicato sul quotidiano Il Giorno.

Da portalettere a caposquadra

Nel pezzo a firma di Alessandra Zanardi, si racconta la storia di Raffaele, 24 anni, pugliese di Mattinata che, dopo un periodo come portalettere con contratto a termine, dallo scorso luglio è diventato caposquadra con un inserimento a tempo indeterminato presso il Centro di Recapito di Cinisello Balsamo. II giovane foggiano, che coordina un gruppo di postini, fa parte dei neo-assunti, stabilizzati di Poste Italiane in provincia di Milano. Ed è così che i servizi di recapito e smistamento dei pacchi e della corrispondenza, possono tradursi in un’occasione d’inserimento professionale, in special modo per tutti quei giovani che dimostrino professionalità ed entusiasmo nel lavoro: “Sono felice di lavorare in un’azienda come questa – ha raccontato il neoassunto Raffaele al Giorno – che mi sta offrendo l’opportunità di una crescita professionale e una formazione costante. Poste Italiane è un’azienda che dà spazio ai giovani”. Poter contare su un lavoro a tempo indeterminato – si legge nell’articolo – ha consentito al giovane caposquadra di conquistare la sua indipendenza, permettendogli di avere delle certezze e di fare progetti per il futuro.

Insegnare sul lavoro ciò che si impara

Raffaele è già diventato uno dei protagonisti di quel “gioco di squadra” che caratterizza il lavoro in Poste: “Sono felice di essere diventato caposquadra – ha aggiunto il ragazzo nella sua intervista al quotidiano milanese – perché ho la possibilità di insegnare agli altri quanto ho imparato”.  Un atteggiamento di certo lodevole, che può essere messo in pratica anche grazie alla filosofia che si respira in azienda.

Un esercito di neoassunti in Poste Italiane

Nell’articolo viene ricordato che, dal 2022 ad oggi, nei centri di recapito della provincia di Milano sono entrati in servizio circa 500 portalettere con un contratto a tempo indeterminato. “La selezione dei neo-assunti, stabilizzati – si legge nell’articolo – è avvenuta tra il personale che ha già lavorato in passato come portalettere con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 6 mesi”. La nuova forza-lavoro è stata inserita nei servizi di consegna che fanno capo ai 34 Centri di recapito presenti sul territorio provinciale”. Si vanno così a supportare – si spiega nell’articolo del Giorno – le attività legate agli ingenti volumi di pacchi in circolazione, a seguito dello sviluppo dell’e-commerce, un settore che continua a far registrare forti crescite.