Poste: nonni e nipoti insieme agli sportelli del centro di Milano

Keiko ha una frangia lunga, lunghissima. Quasi copre i suoi occhi grandi. I capelli con i riflessi verdi e un lungo impermeabile. Partirà per il Giappone tra qualche giorno serena e più leggera: ha deciso che i regali per la sua famiglia li spedirà grazie al servizio di Poste che le consente di inviare documenti e pacchi in tutto il mondo. Il suo arriverà tra qualche giorno: zero stress, tanta comodità, massima praticità. Ming e Shui sono in vacanza, hanno comprato splendide cartoline da inviare ai loro amici in Cina: c’è quella col Duomo, quella con il Castello Sforzesco, il Cenacolo Vinciano, i Navigli, Sant’Ambrogio. In Ufficio Postale hanno comprato i francobolli, pochi minuti e sono lì fuori, alle cassette postali: “Per tutte le altre destinazioni”. È fatta. Kevin, invece, nonostante sia lì per ritirare una raccomandata in giacenza – “purtroppo ho preso una bella multa!” – riesce a sorridere: “Pensavo di passare qui tutta la mattinata, invece ho risolto tutto in pochi minuti. Menomale!”.

La gestione dei risparmi

Nell’Ufficio Postale di via Cordusio 4 a Milano c’è tanta gente, un bel viavai. “Ho preso il mio numero, devo fare un prelievo da un vecchio libretto postale, ho venti persone davanti a me ma non sono preoccupato. So che risolverò in tempi brevi come sempre” dice Sergio che nell’ufficio nel cuore di Milano fa spesso tappa. Qui è di casa anche Donatella: pensionata, milanese doc, abita proprio a due passi dall’Ufficio Postale. “Vengo qui da anni, mi trovo benissimo. Ritiro la pensione e pago le bollette, ogni tanto mando un regalo ai nipoti. Non ho mai incontrato difficoltà. A Poste ho affidato da anni la gestione dei risparmi”.

Velocità e gentilezza

Nell’ufficio postale di via Cordusio, a pochi passi dal Duomo, si sentono parlare inglese, francese, spagnolo, cinese: da lì passano tanti turisti come tanti studenti stranieri visto che gli atenei lombardi sono diventati sempre più attrattivi per gli studenti internazionali che spesso qui arrivano per sbrigare pratiche legate al permesso di soggiorno. In un Ufficio postale dal sapore internazionale si incontrano quindi clienti affezionati o solo di “passaggio”. Come Noemi e Giuseppe, nonno e nipote. Non sono di Milano ma arrivano da Sartirana Lomellina, provincia di Pavia: “Siamo venuti a Milano per delle commissioni. Prima di rientrare a casa abbiamo pensato di fermarci alle Poste per fare un versamento e dei pagamenti. A Cordusio abbiamo trovato massima disponibilità, velocità e gentilezza. È un ufficio che lavora bene”. “La gentilezza oggi è quasi cosa rara. Ne basterebbe anche solo un pizzico in più, in giro, e le cose andrebbero meglio” dice sorridendo Noemi. “Io – spiega Giuseppe – sono un vecchio cliente: ho sempre avuto il conto corrente alle Poste”.

Il futuro è digitale

Soddisfatta dei servizi offerti da Poste è anche Gloria, d’origine peruviana ma da anni a Milano. Ha appena spedito un pacco per una sua amica che vive a Firenze: “Sono stati velocissimi. Il mio pacco arriverà in breve tempo e se voglio posso anche monitorare la spedizione. Negli Uffici Postali devo ammettere che ho sempre incontrato efficienza, disponibilità e professionalità”. Fernanda fa la colf e ha sempre i minuti contati. Prima di correre al lavoro riesce però a fermarsi all’Ufficio Postale: “Avevo delle bollette da pagare, ho fatto in fretta. Non vengo sempre qui ma vado dove mi viene più comodo. Conosco diversi Uffici Postali di Milano, mi trovo bene ovunque”. Certo, c’è chi qualche difficoltà la incontra: “Non è colpa di Poste Italiane ma dell’età!” dicono scherzando Luigi e Floriana: sono una coppia di settantenni che “con la tecnologia non va molto d’accordo” ma che sono d’accordo, tuttavia, sul fatto che serva a ottimizzare tempi e servizi. “Ci hanno detto che la digitalizzazione migliora i servizi, li rende più accessibili e realizza importanti vantaggi in termini ambientali. Ci hanno detto che grazie alla tecnologia molte attività sono diventate più snelle e veloci. Sappiamo che è così, ora tocca a noi fare un passo in avanti”.