Recapito a Caulonia Marina con la portalettere Tiziana (2020)

Royal Mail segue il modello di Poste Italiane: la più importante azienda postale britannica ha deciso di non consegnare più le lettere al sabato, adottando una decisione che Poste ha attuato da oltre dieci anni. Ne dà notizia oggi il Sole 24 Ore, spiegando che la scelta, di certo accelerata dalla pandemia, sarà operativa nel Regno Unito già dal prossimo anno. “Royal Mail in crisi va a lezione da Poste Italiane”, si legge ancora sul Sole e il riferimento al modello di Poste è esplicito: il presidente esecutivo di Royal Mail, Keith Williams, per motivare la scelta in assemblea, ha citato proprio Poste come modello virtuoso da adottare e come esempio di un grande paese europeo che aveva ottimizzato costi e risorse grazie alle proprie decisioni operative. Per Royal Mail, fondata nel 1516 quotata alla Borsa di Londra e universalmente riconosciuta come una delle più importanti aziende postali al mondo, si tratta di una svolta epocale che arriva, come detto, con dieci anni di ritardo rispetto al modello di consegna adottato da Poste. Il merito dell’Azienda italiana è stato quello di aver intercettato in anticipo i cambiamenti e di aver messo in atto da anni una trasformazione digitale che rende il business sostenibile anche in tempi di forte calo di corrispondenza (il Sole 24 Ore riporta una flessione a fine agosto di Royal Mail di oltre un miliardo di lettere in meno rispetto all’anno precedente) o di emergenze come quella sanitaria che il mondo sta vivendo a causa del coronavirus. “Per una volta – si legge ancora a chiusura dell’articolo del quotidiano economico – è l’Italia che fa da pioniere e la Gran Bretagna, solitamente avanti, insegue”.