Hanno ricevuto il primo premio per il particolare e innovativo approccio all’architettura sostenibile e legata al patrimonio. Sono quattro italiani, giovani architetti e laureandi in Architettura, ad aver trionfato al concorso internazionale d’architettura Mega Dunes Eco Lodges di Abu Dhabi. Il siciliano Giuseppe Ricupero, il campano Egidio Cutillo, il lucano Stefania Schirò e il toscano Enrico Capanni hanno risposto al bando che prevedeva la progettazione di 25 rifugi ecosostenibili nel deserto e un Common Hub, uno spazio di raccolta e di informazione turistica. Il sito interessato dal concorso è l’area protetta dell’Orice d’Arabia parte del “Sheikh Zayed Protected Areas Network”, istituito nel 2018 e costituito da 13 zone protette che ricoprono il 15% del territorio di Abu Dhabi.

Architettura sostenibile
Secondo il bando di concorso, le proposte progettuali dovevano essere versatili in modo da poter essere replicate in diverse località desertiche, operative in tutte le stagioni, resistenti all’arido clima costituito da forti tempeste di sabbia e sbalzi termici elevati. Ma soprattutto i rifugi dovevano avere requisiti che rispettassero l’ambiente, il patrimonio paesaggistico e naturale dell’area protetta e dovevano produrre la minore quantità possibile di inquinamento luminoso per permettere l’osservazione della volta celeste. Tra le oltre 350 proposte arrivate da tutto il mondo, la giuria, composta da alcuni tra i più importanti architetti di fama mondiale, ha conferito il primo premio al team italiano. I quattro giovani, a seguito delle personali esperienze Erasmus, effettuate all’estero e durante l’intero percorso formativo, hanno infatti maturato e approfondito un innovativo approccio all’architettura sostenibile che hanno applicato in modo concreto per la redazione del progetto. La proposta, intitolata Heritage Machine, è stata premiata per l’approccio concettuale unico in grado di creare architetture effimere che si dissolvono nella natura come rovine nel tempo e soprattutto per l’elevato contenuto di sostenibilità e rispetto dell’ecosistema, coniugando l’identità naturale del luogo con il patrimonio materiale umano.