Una soluzione semplice per risolvere un problema complesso: il digital divide. A proporla è Uania, una startup con sede a Monopoli nata da un’idea di Giuseppe Dipierro. L’intuizione del giovane diplomato in Informatica è quella di aggregare e unire più linee WAN in un una sola (WAN-In-One, da qui nasce il nome) per aumentare la velocità di connessione anche in quei piccoli centri periferici, aree produttive, commerciali o agricole, dove la disponibilità di linee a larga banda è ancora limitata (le cosiddette zone grigie/bianche). Si tratta in una condizione molto diffusa in Italia: coinvolge infatti 7.000 aree industriali italiane su 11.000 (dati Istat, 2019) in cui le imprese non hanno accesso a connettività in fibra ottica fino a 100 mbps.

La soluzione
La “ricetta” di Uania è, al contempo, semplice e innovativa: permette di sfruttare le linee dati esistenti, aggregandole tra loro, per avere una larghezza di banda pari alla loro somma. Questo avviene grazie a un dispositivo plug and play – UaniaBox e un servizio in canone presso il data center (UaniaCloud) per beneficiare dell’aggregazione di banda e dell’IP pubblico statico. “In questi giorni il digital divide è un argomento di discussione nell’agenda del Paese – commenta Stefano Aversa, socio fondatore di Uania -. Ci si chiede se il via libera alla rete unica per la banda larga riuscirà davvero a colmare questo gap infrastrutturale, e in quali tempi. Nella realtà dei fatti, la lentezza di connessione incide fortemente sulla produttività e la business continuity di molte piccole e medie realtà sul territorio”.