Archiviamo l’estate 2020 come l’estate impossibile da dimenticare. L’estate del Covid-19, dei contagi risaliti, delle spiagge affollate di bagnanti senza mascherina, dei focolai in Sardegna, delle discoteche prima aperte e poi chiuse, quando era troppo tardi. Impossibile dimenticare le vacanze tutte italiane, di tutti gli italiani, o perlomeno di chi ha potuto muoversi anche solo per qualche giorno a poche centinaia di chilometri da casa. L’estate dei banchi con le rotelle che stanno per arrivare e dei banchi singoli pronti per l’inizio delle lezioni. L’estate dei tamponi in aeroporto per i vacanzieri che hanno osato volare via, i cui risultati sono pronti in 24 ore, anzi 48, anzi no, 72. L’estate dei bollettini Covid schizofrenici. L’estate dei negazionisti, quelli che “il Covid non esiste” o meglio “il Covid è una semplice influenza elevata a virus dagli Stati cattivi per ridurre in miseria noi povera gente, con la stampa sempre e comunque complice del disastro”. I negazionisti che però, guarda caso, hanno sbattuto a faccia avanti contro lo stesso Covid e che per fortuna sono guariti.

Un impegno costante e straordinario
In fin dei conti è stata l’estate delle regole che, con sprezzo, non sono state rispettate. Ma le regole in quanto tali, lo si sa, funzionano se vengono rispettate. Proprio per questo, dopo la strana estate 2020, una menzione speciale va alla rete degli Uffici Postali. Un abbraccio e un applauso roboante a tutti i colleghi degli Uffici, quelli delle grandi città e quelli dei centri minuscoli fino al paesino più sperduto dello Stivale. Colleghe e colleghi che hanno sempre lavorato, sopportando l’afa africana e supportando milioni di clienti, accaldati, appunto. Con una pazienza certosina hanno assicurato a milioni di anziani, in rigoroso ordine alfabetico, di ritirare la pensione, hanno erogato tutti i servizi venendo incontro, come sempre, alle esigenze di chi era in attesa. La squadra dei colleghi in prima linea negli Uffici, con un impegno costante e straordinario, ha garantito che tutte le regole sul distanziamento e tutte le misure di sicurezza prese dall’Azienda per tutelare la salute dei clienti e di loro stessi fossero rispettate. La nostra parte l’abbiamo fatta e continueremo a farla e con un pizzico di presunzione ci viene una domanda: ma è così difficile?