poste bologna

Oltre la metà dei 2.500 dipendenti sono donne, il 53%, con 106 in posizione da dirigente e 56 uffici postali sono “in rosa”, cioè composti esclusivamente da personale femminile: uno su tre. Sono i dati sulla provincia di Bologna con cui Poste italiane si avvia a celebrare domani la festa della donna. A illustrarli è l’edizione bolognese di Repubblica.

I numeri a livello nazionale e regionale

Sono gli stessi dati raggiunti a livello nazionale dall’azienda, che in Emilia-Romagna raggiunge una media del 60% di donne tra i lavoratori e del 70% in alcune province. All’azienda è stata assegnata la certificazione Top Employers 2023, che riconosce le migliori politiche di gestione delle risorse umane, e nel 2022 il riconoscimento “Equal salary” che attesta l’equità di trattamento per gli stipendi. Poste ha 164 uffici postali tra Bologna e provincia dove lavorano 2.521 dipendenti, di cui 1344 donne, cioè il 53%. Nelle posizioni direttive le donne sono 106, cioè la stessa percentuale sul totale.

I progetti di sostegno

Alla presenza in numeri si aggiungono politiche come l’asilo nido aziendale nella sede di via Zanardi, con 69 posti in parte in convenzione col Comune, o il progetto “Maam”, che prevede contenuti multimediali e riflessioni che aiutano a trasferire sul lavoro le nuove competenze apprese dai neo-genitori con la nascita dei figli. “Poste Italiane ha dato spazio all’occupazione femminile fin dalla sua nascita, con le prime telegrafiste nel 1863. Da allora la presenza delle donne è cresciuta in modo esponenziale”, sottolinea l’azienda.

La testimonianza di Francesca

Con esperienze come quella di Francesca, 28 anni e consulente nell’ufficio di Piazza Minghetti. “Adesso mi trovo in un contesto con molte più donne rispetto al mio precedente lavoro – racconta – Poste da l’opportunità di gestirsi l’orario, con turni che vengono pianificati con largo anticipo”. Anche da parte dei clienti, spiega, “c’è una buona disponibilità, per molti trattare con una donna giovane rappresenta un modo per avere a che fare con un punto di vista diverso, un vantaggio”.

Un datore di lavoro che ti sostiene

Roberta, racconta Repubblica, è invece la direttrice dell’ufficio postale di via Grimaldi, dove lavorano 13 persone di cui nove donne. “Ho due bambini e l’azienda mi ha sempre permesso di ottimizzare le due posizioni – spiega – Mi è stato molto utile il nido aziendale ma anche le tante iniziative di welfare destinati ai figli. Avere un datore di lavoro che ti sostiene in questi aspetti consente di affrontare la giornata lavorativa con una carica diversa”.

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