Analizzare strutture e modalità d’azione con le quali le imprese realizzano la transizione verso un modello di produzione sostenibile, e studiare con quali competenze i manager possono guidare tali politiche ambientali. Sono questi gli obiettivi di un progetto Mates-Manager per la transizione sostenibile, promosso da Fondirigenti e realizzato da Sfc-Sistemi Formativi Confindustria, in partenariato con Fondazione Ecosistemi ed Ecole. Il progetto, che fa parte delle iniziative strategiche di Fondirigenti, ha coinvolto 313 manager provenienti da più di 75 imprese e si è concretizzato in quattro distinte azioni. “Su indicazione dei nostri soci promotori, Confindustria e Federmanager, abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno per rendere imprese e manager sempre più sostenibili”, ha sottolineato Carlo Poledrini, che di Fondirigenti è il presidente, ricordando che il Fondo ha investito dal 2017 ad oggi 55 milioni di euro su temi vitali per il futuro del Paese, e che ogni euro da questo destinato alle iniziative strategiche genera 10 euro di domanda di formazione green da parte delle imprese, come è risultato dal terzo “Impact Report” di Fondirigenti, presentato nelle scorse settimane.

Sostenibilità d’impresa
Ma ecco i punti salienti del progetto. Il primo è un’Indagine sull’organizzazione della sostenibilità di impresa. È stata scattata la fotografia di come le imprese si organizzino oggi sulle politiche ambientali e di sostenibilità. In una prima fase, somministrando un questionario di indagine a un campione di circa 7.000 manager (in larga parte presenti nella banca dati di Fondirigenti). La stragrande maggioranza dei rispondenti (68%) era costituita da uomini, l’età media del campione dai 45 anni in su. Sette imprese su dieci erano dell’Italia del Nord e il 78% di medie o grandi dimensioni. Al tema della sostenibilità, la maggioranza relativa dei rispondenti (48%) attribuisce un’importanza media. Fra i manager, i più attenti al tema (67%) sono quelli delle Risorse umane. Ma a spingere verso le politiche di sostenibilità si sono dichiarati soprattutto i top manager e le aziende clienti, attente queste soprattutto alla filiera del packaging. Anche se analizzando le risposte del campione generale, meno del 40% ritiene che queste tematiche siano per il Top Managment una priorità. I driver più rilevanti che spingono le aziende a operare verso la sostenibilità sono esterni, ovvero l’immagine aziendale e la reputazione. Ma la crisi pandemica accelererà la transizione ecologica dell’economia? Le risposte non sono entusiastiche: solo il 17% ne è sicuro, mentre il 51% attribuisce al Covid 19 un’importanza media. In questo caso, però, ben diversa è la risposta delle donne, che peraltro costituiscono una minoranza del campione (32%): la totalità di loro considera totalmente probabile una transizione accelerata. Gli ambiti di intervento in cui le imprese di appartenenza si concentreranno per migliorare la loro prestazione ambientali sono la gestione dei rifiuti e l’ottimizzazione dell’energia.