«Schieriamoci con più coraggio a favore della diversità e agiamo concretamente. Dimostriamo il nostro impegno a favore dell’uguaglianza. Con una maggiore diversità sui luoghi di lavoro creeremo un’Europa più giusta e più equa per tutti». Con queste parole pronunciate in un videomessaggio all’inizio di maggio, la Commissaria Europea per l’Uguaglianza, Helena Dalli, aveva lanciato il secondo Mese Europeo della diversità.
I temi del Mese Europeo della diversità
Trenta giorni, promossi dalla Commissione europea, per sensibilizzare sull’importanza di diversità e inclusione nell’ambito del lavoro e nella società nell’intera Unione. Un’occasione anche per mettere a sistema gli sforzi compiuti da organizzazioni e imprese per promuovere la diversità e l’eterogeneità sui luoghi di lavoro; l’obiettivo è creare ambienti professionali inclusivi. Tra i soggetti che hanno raccolto l’invito della Commissione europea c’è – e da tempo – Poste Italiane, già sottoscrittrice della Carta per le Pari Opportunità, il documento italiano parte del più ampio protocollo comunitario EU Diversity Charters Platform, che dal 2010 permette di condividere le best practice sul tema.
La strada dell’inclusione
Uno degli otto “pilastri” del Piano Strategico di Poste è proprio “Diversità e inclusione”. Attenzione alta, quindi, per una corretta valorizzazione delle diverse necessità espresse dalle persone: la promozione delle diversità in chiave inclusiva è un fattore abilitante per il coinvolgimento e l’ingaggio individuale negli obiettivi aziendali, la cui gestione consapevole crea un vantaggio competitivo per l’Azienda e un valore sociale condiviso. I programmi di questo pilastro si inseriscono all’interno di un contesto più ampio, per agire contemporaneamente su cultura e valorizzazione delle differenze dei singoli e per ridurre situazioni di fragilità individuale a sostegno di modelli organizzativi equilibrati, che valorizzino il dialogo e l’emersione delle diversità.
La Policy aziendale Diversity and Inclusion
A tal fine, l’azienda si è dotata da febbraio 2020 di una Policy Diversity and Inclusion redatta con l’obiettivo di delineare un approccio chiaro in termini di missione, strategia e pratiche, in grado di generare valore sociale all’interno degli ambienti di lavoro e, al tempo stesso, per il proprio business. La policy, a garanzia di una declinazione operativa dei contenuti stessi, ha determinato la costituzione di gruppi di lavoro interfunzionali per ciascuna dimensione individuata; il compito è sviluppare un piano strutturato di iniziative, associate ad indicatori di performance in linea con gli obiettivi strategici di riferimento. In questo quadro, Poste Italiane ha sottoscritto anche gli Women’s Empowerment Principles, l’iniziativa promossa da UN Women e il Global Compact a supporto della parità di genere a livello mondiale come ulteriore conferma del suo impegno a supporto del conseguimento dei Sustainable Development Goals.
Le iniziative
La traiettoria che ha portato al Mese europeo della diversità proviene da un’altra iniziativa di rilievo: la “4Weeks4Inclusion” di novembre 2020. L’obiettivo, perseguito attraverso webinar, laboratori digitali e gruppi creativi online tematici, è stato creare consapevolezza e condividere le pratiche di inclusione adottate dalle varie aziende, legate alle dimensioni di genere, generazionali, disabilità, vulnerabilità e interculturalità. Poste Italiane aveva fornito il proprio contributo all’iniziativa realizzando un seminario sul welfare sociale con la finalità di approfondire come le iniziative di volontariato aziendale e l’apertura alle realtà sociali e al territorio possano innescare virtuosi processi inclusivi e con un seminario dedicato al contrasto della violenza nei luoghi di lavoro.
Le quattro dimensioni della diversità
Il Mese che si è appena concluso conferma quindi la volontà di Poste Italiane di essere sempre più un’azienda costruita sull’inclusione. Una volontà dal peso specifico non indifferente; l’Azienda, da sempre al fianco del Paese, può svolgere un ruolo fondamentale nell’affermazione dei principi di sviluppo sostenibile tra le imprese e favorire la diffusione di programmi e iniziative su questi temi. Genere, generazioni, disabilità e interculturalità. Ecco le quattro dimensioni della diversità individuate da Poste valori da rafforzare e diffondere con azioni concrete e pervasive in grado di incidere prioritariamente sulla sensibilizzazione culturale del contesto anche attraverso piani formativi dedicati; tra questi ad esempio, i programmi avviati sugli Unconscious Bias, la gestione delle fragilità e delle emozioni in chiave intergenerazionale.
La sfida
La sfida è quella di introdurre un nuovo umanesimo nelle relazioni sociali e di lavoro; una modalità che neutralizzi diseguaglianze e contrasti attraverso lo sviluppo di sistema circolare, interconnesso ed equo. E che si prenda responsabilmente carico degli equilibri collettivi e del benessere delle persone.