Daniele Pesco: “Sostenibilità, le aziende seguano il modello di Poste”

Economia post pandemia, lotta al Covid, transizione energetica e tutela dell’ambiente. Fronti chiave per la ripartenza del Paese, sui quali anche Poste Italiane gioca un ruolo importante. Al TG Poste ne ha parlato Daniele Pesco, presidente della Commissione Bilancio del Senato. Il recente Decreto del Governo Draghi per arginare il rincaro dell’energia elettrica, insieme all’ingresso – previsto nei prossimi mesi – di Poste Italiane nel settore con la nuova offerta luce e gas sono la prima questione sul piatto: “L’esigenza degli italiani è quella di spendere il meno possibile per la bolletta di luce e gas quindi l’ingresso di un nuovo operatore è positivo, più ce ne sono e meglio è”, spiega il senatore. Pesco ricorda in proposito la necessità aumentare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: “Mi auguro che operatori come Poste siano indirizzati a preferire questo tipo di produttori”, aggiunge.

Obiettivo Carbon Neutrality

In tema di green economy, l’intervista si concentra sull’impegno preso da Poste Italiane per il raggiungimento della Carbon Neutrality entro il 2030. Secondo il senatore Daniele Pesco, Poste rappresenta un esempio dal quale molte aziende dovrebbero prendere spunto per iniziare un percorso di sostenibilità che porti a una neutralità dal punto di vista energetico: “Come Parlamento possiamo fare molto – aggiunge – abbiamo un Pnrr da sviluppare e concretizzare e ci sarà sicuramente spazio per questi temi, con i bandi che verranno emessi, per gli operatori privati che vorranno provare a trarne giovamento”.

Il contributo all’economia

Pesco ha poi parlato di temi più strettamente economici, partendo dalla cosiddetta Nadef (la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza), alla quale anche il presidente del Consiglio Draghi ha fatto riferimento nel recente incontro a Confindustria, parlando della crescita stimata del Pil di circa 6 punti per il 2021. Un dato che testimonia l’evidente ripresa dell’economia, al quale ha contribuito in maniera forte Poste Italiane, sia sul fronte della campagna vaccinale ma anche col grande sforzo logistico messo in campo per la distribuzione dei preparati, che ha portato a oltre 20 milioni di dosi distribuite in tutta Italia.

Qui l’intervista del TG Poste