All’Ufficio Postale di Morbegno i pensionati utilizzano solo servizi digitali

Quella della transizione digitale è una sfida che l’Italia dovrà dimostrare di saper vincere e non sarà un match facile. Ma Poste Italiane è da tempo impegnata su questo fronte, ad esempio attraverso videotutorial e iniziative che hanno lo scopo di accompagnare ai pagamenti digitali anche chi ha meno confidenza per l’elettronica. Qualche Ufficio Postale è già all’avanguardia: è il caso di quello di Morbegno, in Valtellina, dove non ci sono più pensionati che ritirano i propri soldi allo sportello. Un capolavoro sul fronte dell’alfabetizzazione digitale raccontato dal quotidiano La Provincia di Sondrio.

Il primato digitale

Nell’articolo, si spiega che “l’Ufficio Postale di Morbegno vanta un ruolo di primo piano rispetto a tutti quelli della filiale sul tema della transizione digitale. Gli uffici postali, che sono 82 in provincia, per vocazione naturale e capillarità hanno sempre avuto un ruolo sociale all’interno delle comunità e sul tema dell’innovazione digitale stanno facendo la differenza in un processo inesorabile avviato con la pandemia”.

Tutti con la app e non solo

Non solo le pensioni accreditate in conto corrente, ma sempre più pagamenti con le carte quando non addirittura attraverso il Qr Code. A Morbegno i libretti di risparmio sono quasi tutti dematerializzati, come i buoni fruttiferi e sono tantissime le identità digitali Spid rilasciate. “È stata fatta una forte alfabetizzazione digitale – si legge – soprattutto delle persone più anziane a cui con dedizione e passione viene insegnato a usare le App perché possano semplificarsi la vita e recarsi all’ufficio postale quando necessario”.

Alfabetizzazione necessaria

Il primato “digitale” dell’ufficio sondriese prevede ovviamente anche un elevato numero di prenotazioni digitali. Come spiega Stefano Castellucci, direttore dell’ufficio “fra le varie indicazioni che forniamo ai pensionati c’è l’utilizzo della carta libretto che dà la possibilità di avere un servizio migliore. L’anno scorso nei periodi più restrittivi della pandemia quando gli uffici chiudevano e le operazioni in ufficio non si potevano fare oltre un certo limite, la carta libretto ha dato la possibilità di poter operare in circostanze eccezionali anche alle persone più anziane, così come la possibilità a prelevare dallo sportello automatico”. “Il nostro compito – prosegue – è quello di spiegare ed insegnare loro ad utilizzare questi nuovi servizi, illustrandoli sul posto, facilitando sia agli anziani, ma anche a chi ha poca dimestichezza con la tecnologia, ogni operazione”.