Digitalizzazione del Paese: i numeri da record di Spid, Cie e PagoPa

Nel 2021 i numeri della digitalizzazione del Paese hanno registrato i loro massimi storici. Il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale (Mitd) tira le somme e traccia un bilancio della sua attività, dall’identità digitale ai pagamenti online e l’App IO.

Il successo di SPID

Con 27,4 milioni di identità SPID attivate e quasi 26 milioni di carte d’identità elettronica rilasciate, cresce il numero di persone che utilizzano l’identità digitale per accedere ai servizi online pubblici e privati. Solo con SPID gli accessi dell’ultimo anno sono stati 570 milioni, 22 milioni sono le autenticazioni con CIE, in significativo aumento rispetto al 2020.

La App IO

La App IO è stata scaricata 24,5 milioni di volte, con 1 milione di download mensili e più di 6 milioni di utenti in media. Oggi sull’applicazione sono disponibili 77 mila nuovi servizi, il 98% del totale fornito dai Comuni.

Pagamenti elettronici per la PA

Continua anche l’incremento dei pagamenti elettronici tramite la piattaforma pagoPA con un record a dicembre di transazioni: 22,5 milioni di operazioni andate a buon fine, per un controvalore pari a 4,3 miliardi di euro. Infine, nell’anno che ha visto debuttare i primi certificati digitali anagrafici, l’Italia registra nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente 7.902 Comuni.

Le identità digitali in Europa

Nel 2021 è cresciuta la diffusione di molti sistemi di identità digitale in Europa. Alcuni di essi erano già diffusi prima della pandemia e nell’ultimo anno hanno raggiunto quasi tutta la popolazione, come in Olanda, dove DigiD è utilizzato dal 95% dei cittadini, in Svezia, dove BankID è stato attivato dall’83% degli svedesi, e in Norvegia, dove BankID copre il 79% dei norvegesi. Anche i sistemi di riconoscimento che a inizio 2020 apparivano ancora in fase di sviluppo hanno segnato una crescita notevole. Il sistema belga Itsme, ad esempio, ha quasi raddoppiato la sua penetrazione, passando dal 22% al 46% della popolazione coperta, così come il sistema francese FranceConnect, che è passato dal 28% al 45% di francesi registrati.