Città intelligenti e sostenibili: Milano accede ai fondi Ue per l’impatto zero entro il 2030

Milano scelta per accedere ai fondi Ue per lo sviluppo di città sempre più intelligenti e sostenibili. È stato annunciato dalla Commissione Europea l’elenco delle 100 città, erano 377 le realtà in competizione, che potranno partecipare a “Cities Mission – 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030”.

Carbon neutrality

Il progetto beneficerà inizialmente dei fondi Ue del programma europeo di ricerca e innovazione Horizon che mette a disposizione dei territori oltre 360 milioni di euro di finanziamenti per sviluppare e porre in essere azioni e proposte che consentano alle città, tra cui Milano, di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Oggi le aree urbane ospitano il 75% della popolazione dell’Unione Europa e a livello globale le città consumano oltre il 65% dell’energia disponibile, causando oltre il 70% delle emissioni di CO2.

Mobilità ed energia

In quest’ottica, secondo la Comunità Europea, è fondamentale che si creino ecosistemi di sperimentazione e innovazione condivisi tra le città e i territori affinché queste diventino climaticamente neutre entro il 2050. L’iniziativa della Commissione Europea “Cities Mission” permetterà alle 100 realtà selezionate di avviare azioni di ricerca e innovazione inerenti la mobilità pulita, l’efficienza energetica e l’urbanistica verde offrendo alla singole città la possibilità di realizzare progetti pilota, sviluppare buone pratiche e iniziative comuni che potenzino le collaborazioni tra contesti urbani municipali in sinergia con altri programmi dell’UE volti a favorire lo sviluppo e la sostenibile delle città dell’intero territorio europeo.

Il coinvolgimento dei cittadini

La partecipazione di Milano all’iniziativa “Cities Mission” potrà migliorare la capacità della città di attrarre investimenti privati e ulteriori fondi europei oltre a favorire l’accesso del capoluogo lombardo ai bandi previsti dal Pnrr nazionale. Le realtà selezionate sono ora invitate dalla Commissione Europea a sviluppare singoli “Climate City Contracts”, a cominciare dalla stesura di un piano globale per la neutralità climatica declinabile in tutti i settori come: l’energia, l’edilizia, la gestione dei rifiuti, i trasporti. Interventi e progettualità che nella loro realizzazione dovranno coinvolgere i cittadini, gli istituti di ricerca, il settore privato e le istituzioni al fine di conseguire l’ambizioso obiettivo della neutralità carbonica per le città coinvolte.