Eurispes: per il digitale salto in avanti di 10 anni

È un mondo sempre più digitale, quello che emerge dal nuovo Rapporto Italia dell’Eurispes, l’analisi dettagliata sullo stato della società italiana redatta ogni anno dall’ente di ricerca, giunto alla sua trentaquattresima edizione.

Un salto di dieci anni

“La parola che denota meglio il cambiamento che stiamo vivendo, come società, è discontinuità. La pandemia, per esempio, ha fatto fare un salto in avanti del digitale di almeno dieci anni, migliorando il rapporto degli italiani con la tecnologia” ha spiegato infatti Alberto Mattiacci, presidente del Comitato scientifico dell’Eurispes, intervenuto il 26 maggio nel corso della presentazione del rapporto alla Biblioteca Centrale Nazionale Centrale di Roma.

Nuovi strumenti

A supportare questa affermazione sono i dati degli studi di Eurispes: quasi il 40% degli italiani afferma di aver accresciuto le proprie competenze informatiche dall’inizio della pandemia, mentre un rilevante 45,5% ha iniziato ad utilizzare strumenti che prima non usava. La maggioranza degli italiani, dall’inizio della pandemia, utilizza di più Internet, sia per ragioni pratiche (56,1%) che per svagarsi (53,8%). Molto diffuso è l’utilizzo della rete poi per accorciare le distanze, tramite videochiamate con parenti ed amici (60,8%), o per utilizzare servizi di streaming a pagamento, al quale è abbonato il 47,9% degli intervistati.

Italiani e smartphone

Ad esser cambiato è anche il rapporto con il proprio smartphone. Sempre dagli studi di Eurispes emerge come la netta maggioranza degli italiani (66,1%) usi il telefonino a letto, al risveglio o prima di dormire. In molti lo utilizzano mentre guardano la televisione (54,4%) o mentre sono in bagno (53,6%); la metà del campione a tavola mentre mangia da solo (50,3%) e il 26,5% anche quando si trova a tavola in compagnia. In molti usano il cellulare mentre camminano (42,7%); il 37% fa selfie che poi vengono pubblicati sui Social Network.

Cresce l’e-commerce

Sempre dal rapporto emerge anche come, ad esser cresciuta, è anche la propensione per gli acquisti online, compagni quotidiani della maggioranza degli italiani (il 77,2%). Di questi il 29,2% ha dichiarato di svolgere le proprie compere online qualche volta, il 24,6% raramente, il 15% spesso, mentre l’8,4% abitualmente. L’abitudine più diffusa rimane quella di ordinare i pasti a casa, basti pensare che nell’ultimo anno lo ha fatto il 44,6% degli italiani; seguono la spesa a domicilio (37,7%) e poi i farmaci a domicilio (23,8%) e l’acquisto, o il noleggio, di strumenti per fitness domestico (22,9%).