Osservatorio 5G: nel 2025 può valere 200 milioni in Italia

Lo sviluppo dei progetti legati al 5G in Italia è “molto lento”, ma le prospettive sono buone: entro il 2025 il mercato potrà valere 200 milioni di euro se si lavorerà nella giusta direzione per far diventare il 5G lo standard per la connettività industriale e nel mondo business. Lo si legge nella ricerca dell’osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano. Il mercato industriale si fermerà a 40 milioni di euro se la quinta generazione di reti mobili sarà invece utilizzata solo per test tecnologici e parziale re-ingegnerizzazione di processi.

L’accelerazione

“Gli ultimi 12 mesi sono stati molto importanti per lo sviluppo nello scenario globale del 5G, che ha consolidato la sua promessa di diventare la piattaforma di connettività e di sviluppo applicativo per un mondo connesso senza limitazioni di velocità, latenza, densità, affidabilità”, ha detto Antonio Capone,Responsabile Scientifico dell’osservatorio 5G & Beyon. “La causa del lento sviluppo del mercato in Italia è da ricercarsi nella maturità dell’offerta, dalla difficoltà a reperire terminali industriali per sviluppare use case all’offerta di connettività”, ha aggiunto Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico dell’osservatorio.

L’occasione del PNRR

Sul fronte della copertura la ricerca evidenzia che il 5G in Italia copre tra il 96% il 99,7% della popolazione; secondo questi dati l’Italia è il Paese con la maggiore copertura 5G in Europa, contro il 65,8% della media. Questa fotografia, mette però in guardia lo stesso osservatorio, considera “la copertura ottenuta con il cosiddetto Dynamic Spectrum Sharing che consente ad un operatore telefonico di sfruttare lo spettro di frequenze del 4G anche per il 5G. Considerando solo la copertura 5G Non Stand Alone, l’Italia a fine 2021 risulta tra gli ultimi paesi in Europa, con un valore pari al 7,3%”. Con le risorse del PNRR, chiosa il rapporto, verranno colmate alcune lacune di copertura delle porzioni di territorio meno popolate con nuovi siti, e verranno realizzati rilegamenti in fibra ottica per tutti i siti radiomobili che sono ancora collegati in ponte radio.