Inflazione e rialzo dei tassi: gli scenari secondo il Centro Studi di Poste

L’inflazione record, il rialzo dei tassi della Bce e le politiche economiche del nuovo governo. Sono diverse le tematiche affrontate nel corso dell’approfondimento economico del Tg Poste, “La Bussola del Risparmio”, insieme a Cosimo Pacciani, Responsabile del Centro Studi di Gruppo di Poste Italiane.

Il Centro Studi

Il Centro Studi di Gruppo, spiega Pacciani, “ha le caratteristiche di un think tank, ma è anche molto di più”. L’idea, secondo il responsabile, è di “costruire attorno all’infrastruttura che era già presente dentro BancoPosta SGR un centro di studi e di analisi su dati economici e finanziari”. Con questi dati “prepariamo gli scenari di gruppo che poi vengono utilizzati per fare una serie di valutazioni: analizziamo l’economia globale e i mercati finanziari e a partire da questa base allargheremo progressivamente le analisi a ricerche e studi di settore, oltre che analisi su tematiche industriali o di transizione”. “L’idea – aggiunge Pacciani – è di espandere l’attività di ricerca utilizzando tutte le risorse già presenti in azienda”.

L’inflazione da record

Negli ultimi giorni il carrello della spesa ha raggiunto il suo picco degli ultimi 39 anni, a causa di un’inflazione da record. Pacciani, a riguardo, sottolinea come “negli ultimi anni hanno pesato la crisi energetica, la guerra e anche la pandemia. Bisogna capire come questi fenomeni evolveranno nel tempo, dal momento che hanno un forte impatto anche sulla crescita e sull’inflazione”. In questo momento c’è un generale indebolimento della crescita in quasi tutte le principali macro aree, legato all’impatto di questi shock sull’economia reale. Ciò che il Centro Studi sta cercando di capire è “come questo possa continuare nel tempo e quali sono e quanto funzioneranno le misure che verranno prese per mitigare questi rischi”.

Le mosse della BCE

La recente decisione della Banca Centrale Europea di alzare ulteriormente i tassi, secondo il responsabile del Centro Studi, è “in linea con le aspettative”. Il tema di fondo per le autorità monetarie sta diventando “come calibrare al meglio lungo il 2023 gli ulteriori rialzi dei tassi per contenere l’inflazione senza causare un eccessivo indebolimento del ciclo economico”, dal momento che “come si è visto anche negli Stati Uniti, la restrizione monetaria ha un impatto ritardato sulla crescita economica e quindi potrebbe aumentare la probabilità di recessione”. “In questo senso la banca europea sta lavorando per ottimizzare la calibrazione, passando da decisioni prese anticipatamente a decisioni basate su dati e informazioni prevalenti”.

I mercati e l’Italia

Secondo Pacciani poi “ci sono delle tematiche su cui i mercati sono al momento molto focalizzati: la prima è la stabilità politica, che al momento sembra garantita”. “Appare inoltre già chiaro che ci sarà una continuità del governo Meloni rispetto al governo Draghi riguardo alle politiche fiscali e all’implementazione del PNRR”; proprio sull’attuazione del Piano europeo “pare che ci sia la volontà di assicurare un forte senso di continuità”.