“A market lesson”, Poste's record results in the national press in Italy's most difficult year

I conti del Gruppo Poste trovano ampio spazio sulle pagine dei quotidiani, a partire dal Sole 24 Ore che titola: “Poste rivede al rialzo i target per il 2022. Risultati record, ricavi a 8,7 miliardi”. Nell’articolo del giornale economico si legge che “la società guidata da Matteo De Fante ha annunciato di aver ritoccato verso l’alto il target dell’Ebit, previsto inizialmente a 2 miliardi di euro ma che, invece, a fine dicembre arriverà a 2,3 miliardi”, spiegando che “i numeri annunciati ieri vedono un aumento dei ricavi nel 9 mesi del 3,6 %, a quota 8,7 miliardi (+4,3% l’aumento nel trimestre). L’Ebit ha raggiunto 2,1 miliardi nei 9 mesi, con un incremento del 27,2 %, con il contributo positivo di tutti i settori”. “L’utile netto – prosegue il Sole – si è attestato a 1,4 miliardi, in salita del 21,4 per cento. I costi totali sono stati paria 6,7 miliardi, in flessione del 2 percento. Sulla base di questi numeri il management ha confermato la politica dei dividendi per quest’anno, che prevede un acconto sulla cedola di 21 centesimi, in pagamento il prossimo 23 novembre”.

La performance del titolo

Per Repubblica è il rialzo dei tassi a spingere in alto Poste Italiane: il quotidiano aggiunge anche un’analisi del titolo in Borsa, dove “ha recuperato il 18% nell’ultimo mese (qualche punto più del settore finanziario in Europa), l’azione è stata tra le migliori, con un rialzo del 4,32%, il doppio rispetto all’indice europeo di riferimento, salendo a 9,75 euro. ‘Il titolo malgrado il recupero continua a trattare a multipli compressi, con un prezzo pari a sette volte gli utili e un rendimento del 7%’, ha scritto Equita, che vede possibili rialzi dell’azione Poste fino a 12,5 euro. Per Intermonte, che vede un simile obiettivo di prezzo, i risultati sono spinti dalla crescita dei servizi finanziari”.

Pacchi ed energia

Mentre il Corriere della Sera pubblica una lunga intervista all’Ad Matteo Del Fante, La Stampa dà spazio ai conti di Poste riprendendo proprio le parole di Del Fante che si dice orgoglioso “dei risultati conseguiti dalla divisione “corrispondenza, pacchi e distribuzione” dove, nonostante il difficile contesto di mercato, il recupero dei volumi dei pacchi nel terzo trimestre, unito alla riduzione dei costi, ha contribuito per il terzo trimestre consecutivo ad un risultato operativo positivo”. Il quotidiano torinese ricorda anche nel titolo dell’articolo che “nel 2023 parte l’offerta per elettricità e gas”.

I dati e le lezioni di mercato

Venendo agli altri quotidiani, Il Messaggero parla di “profitti record”, spiegando che allo sviluppo dei ricavi derivanti da pagamenti e mobile “ha contribuito anche Lis, la società che gestisce una rete di 54mi1a terminali posizionati in bar, tabaccai e altri esercizi commerciali dove si possono pagare bollettini, multe o fare ricariche telefoniche, la cui acquisizione ha generato 29 milioni di ricavi lordi nell’ultimo trimestre”. Interessante l’analisi del Foglio, nell’articolo che titola: “Poste, i dati, le lezioni di mercato”: “Il punto rilevante non è tanto nei buoni dati finanziari del Gruppo – si legge – ma nel consolidamento di posizioni forti nelle attività principali, con un ottimo andamento del settore pacchi, in cui tornano i ricavi, e crescita sia nella vendita e gestione di prodotti finanziari, sia di quelli assicurativi, con il comparto vita in fortissima espansione, con un 23%in più su base annua, per una raccolta di 460 milioni solo nel terzo trimestre 2022”. Secondo il Foglio sono risultati solidi che arrivano dopo che “Poste ha attraversato la pandemia, con le occasioni di maggiore business per le consegne ma anche la necessità di essere all’altezza di una domanda molto aumentata, anche a supporto dell’attività delle grandi piattaforme del commercio elettronico”. La posizione acquisita “dà sicurezza e prospettive per il futuro” ed è proprio la visione a lungo termine quella che “è sembrata più convincente per il mercato. La grande logistica per il commercio moderno, la gestione del risparmio per le famiglie, i servizi finanziari alle aziende, i comparti a maggiori possibilità di ricavi nelle assicurazioni, sono gli assi che garantiscono una capacità di resistere agli scossoni del mercato e che aprono ottime prospettive anche nel lungo periodo”. Italia Oggi, infine, parla di “Ebit record” che “nei nove mesi ha raggiunto il record storico a 2,1 miliardi (+27,2%), superando il target previsto per l’intero anno”.