Del Fante: “Identità digitale, così Poste ha investito nel futuro del Paese”

“L’identificazione digitale dei cittadini rappresenta un processo essenziale per garantire il diritto di accesso ai servizi pubblici, indipendentemente dal canale attraverso cui questi vengono fruiti”. Lo ha detto Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste italiane, in un videomessaggio inviato in occasione del convegno “Verso l’identità digitale europea”.

“Poste Italiane – spiega Del Fante – fa proprio questo lavoro presso i nostri canali fisici e digitali; identifichiamo milioni di cittadini, utenti e clienti. Ogni identità digitale, in particolare, garantisce il riconoscimento certo degli utenti sui canali digitali. Tutti sappiamo quanto questo servizio sia ormai diventato centrale e rilevante durante il periodo pandemico, quando numerosi servizi pubblici di natura essenziale sono rimasti accessibili solo grazie a Spid.

L’investimento dell’identità digitale

“Il paese – prosegue l’Ad – ha impostato un progetto complesso definendo il framework di collaborazione pubblico privato, coinvolgendo i migliori soggetti in grado di garantire l’erogazione to end di un servizio complesso qual è lo Spid, sempre sotto il controllo e la vigilanza dello Stato tramite l’agenzia digitale Agid.

I soggetti che partecipano a questo ecosistema sono stati gli unici a poter garantire la continuità del servizio anche in presenza di una crisi senza precedenti, assicurando il rilascio e la gestione di milioni di identità digitali, accogliendo i cittadini negli uffici e assistendoli quando avevano difficoltà nel percorso di acquisizioni delle competenze necessarie”.

Poste al servizio del Paese

“Poste Italiane – continua Del Fante – ha messo a disposizione le proprie capabilities operative, un vero e proprio investimento nel futuro del paese in ottica di supporto alla digitalizzazione, con la rete territoriale più diffusa d’Italia. Il servizio di assistenza in grado di accompagnare ogni classe di cittadino, i back Office, oltre alle strutture di operations tecnologico: Poste Italiane ha dato il suo contributo economico fornendo a titolo gratuito oltre 20 milioni di identità digitali che sarebbero costati ai cittadini oltre 300 milioni di euro, che rappresentano ai prezzi di oggi, il mancato ricavo da parte di Poste. Quanto accaduto rappresenta un risultato di assoluto rilievo per il paese. Spid è un caso quasi unico in Europa, i risultati raggiunti non vanno dispersi. Il capitale che abbiamo costruito va custodito e nel disegnare i percorsi evolutivi che ci porteranno verso il modello europeo basato sul Wallet di identità digitale, dobbiamo costruire sulle solide fondamenta che abbiamo gettato, valorizzando il contributo che tutti gli attori possono dare all’ecosistema e definendo ruoli chiave e allineati con le caratteristiche di ciascun operatore.

Questa impostazione è quella che dovrebbe guidarci nella costruzione di ogni servizio, ma è particolarmente importante quando si parla di identità digitale, un servizio che richiede competenza, affidabilità, tutela della sicurezza e della privacy, un efficace dimensionamento tecnico operativo e, non ultimo, la capacità di interfacciarsi con il cittadino sia per i servizi pubblici e sempre di più per quelli offerti dai providers privati. Questa è la nuova frontiera per tutti gli operatori di mercato” conclude l’Ad di Poste Italiane.

Qui sopra, il servizio del TG Poste.