Laura, cinque figli: “Qui a Poste ho costruito la mia famiglia”

Poste Italiane è un’azienda al femminile. A confermarlo sono i numeri e le storie degli stessi dipendenti, come quella di Laura, impiegata nella struttura amministrazione del personale di Firenze, raccontata in un articolo del Tirreno.

Da fattorina a impiegata

“Sono entrata in Poste Italiane nel 1998 – racconta Laura – inizialmente con un contratto a tempo determinato e dopo diverse esperienze e ruoli (fattorina, portalettere, operatrice back office e addetta allo smistamento), nel 2004 sono passata a tempo indeterminato”. Un’esperienza che le ha cambiato la vita: “Quando sono entrata in azienda avevo un marito, tre figli e una laurea da conseguire, adesso ho sempre il ‘solito’ marito, ben cinque figli e mi sono laureata. Oggi i figli sono cresciuti, il più grande ha 29 anni e il più piccolo 16, ma gli impegni e le preoccupazioni non mancano mai”. “Certamente – aggiunge lavorare part-time e in smart working mi ha consentito di crescere ed educare i figli”. Tassinari indica anche quelle che, per lei, sono capacità utili sia in team che nella vita famigliare: “Disponibilità, gioco di squadra e problem solving”.

Figli e lavoro: Poste, un’azienda al femminile

Quasi 4.800 dipendenti donne in Toscana (66% rispetto al totale), e tra queste 401 ricoprono un ruolo di responsabilità, tra uffici postali e centri recapito, con un’età media di 51 anni. Oltre i 50 anni sale al 93% la percentuale di donne con figli. Numeri che confermano Poste Italiane azienda al femminile. “Poste, fin dalla sua nascita ha dato spazio al ruolo della donna, inizialmente legato a una innovazione tecnologica come quella del telegrafo e cresciuto nel tempo e oggi, nell’era di internet, riveste un ruolo strategico – dichiara il responsabile Risorse Umane Centro Nord Pietro Largo-. La presenza femminile, infatti, ricopre un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere. Anche nel 2023, per il quarto anno consecutivo, c’è stata assegnata la certificazione ‘Top Employers’, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare fino alle politiche di diversity&inclusion. L’anno scorso abbiamo ricevuto anche la certificazione ‘Equal Salary’ che attesta l’equità retributiva tra donne e uomini nell’organizzazione”.