Polis in provincia di Padova: “Così gli uffici postali diventano le case dei servizi digitali”

Anche in provincia di Padova avanza il progetto Polis, che Poste Italiane dedica ai comuni sotto i 15.000 abitanti per trasformarli in vere e proprie “case dei servizi digitali”, dove poter usufruire anche di numerosi servizi della pubblica amministrazione. Francesca Mauro, responsabile degli uffici postali di Padova e provincia, spiega all’edizione patavina del Gazzettino: “Continuiamo a garantire la presenza di 167 uffici postali in tutti i comuni padovani, offrendo sia i servizi tradizionali che quelli innovativi”.

Le stabilizzazioni con Poste Italiane

Ma non c’è solo questo. Parlando al quotidiano, Mauro ricorda infatti come Poste Italiane abbia assunto a tempo indeterminato 22 persone in provincia di Padova: giovani consulenti finanziari e portalettere: “Individuare e valorizzare i talenti è l’obiettivo che Poste Italiane si è posta per il personale appena entrato negli uffici postali”, sottolinea. Lei stessa è stata protagonista di questo percorso iniziato quasi 20 anni fa come portalettere a tempo determinato in provincia di Udine, che l’ha portata a diventare responsabile degli uffici postali di Padova e provincia dopo la stabilizzazione: “In Poste Italiane – sottolinea l’articolo – cambiamento è considerato un’opportunità, e Francesca incoraggia i colleghi più giovani a non temere le novità e ad esplorare nuove realtà. Sottolinea che l’assunzione a tempo indeterminato passa attraverso questa esperienza a termine e invita chi cerca lavoro a monitorare regolarmente il sito di Poste Italiane per inserire la propria candidatura”.

Cambiano i prodotti ma non la professionalità

Poste Italiane si adegua naturalmente ai tempi: “L’ufficio postale sta subendo una profonda trasformazione- spiega Francesca -. Oltre ai prodotti tradizionali, la rete dei consulenti di Poste Italiane sta crescendo, con servizi finanziari, investimenti e assicurazioni forniti in salette dedicate. Dall’anno scorso, gli uffici postali sono diventati anche terminali per l’offerta di luce e gas, eliminando i call center e affidandosi alla rete degli uffici, al web e alle app per smartphone. Il punto di forza è la possibilità di avere una bolletta mensile con costo fisso e la scelta del giorno del mese per il pagamento”.

Il Progetto Polis nel patavino

Ma una delle chiavi più forti del cambiamento è proprio il Progetto Polis, che nel patavino è già stato sperimentato in piccoli comuni come Candiana e Carceri e che nei prossimi mesi coinvolgerà circa 90 realtà: “Gli uffici postali – ricorda l’articolo- offriranno servizi aggiuntivi, tra cui certificati anagrafici e di stato civile, carta d’identità elettronica, passaporti, codici fiscali per neonati e molti altri, oltre ai servizi postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione ma anche i servizi Inps e quelli legati all’amministrazione della giustizia. Questi servizi saranno accessibili tramite gli sportelli e le sale dedicate, nonché digitalmente attraverso terminali operativi in tutto il territorio nazionale, consentendo ai cittadini di fare richieste in modalità self-service”. “Ovviamente, non tutte le persone anziane sono esperte in tecnologia, e l’assistenza di un familiare pub essere fondamentale – spiega la direttrice provinciale – gli impiegati cercano di accompagnare le persone e creare consapevolezza anche durante l’attività di sportello. La presenza di questo sistema consente al direttore dell’ufficio di monitorare costantemente le richieste di servizi e di distribuire le risorse in modo efficiente”.

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