Varese e il Palazzo delle Poste: la “nuova vita” di un simbolo della città

Prosegue il progetto “Cento Facciate”, volto al restauro delle sedi più belle di Poste Italiane, cento palazzi d’autore che l’azienda ha deciso di ristrutturare. Fra le realtà oggetto di recente intervento quello delle Poste di Varese, un edificio di grande valore storico che ora è tornato a brillare.

Uno dei simboli di Varese

Il Palazzo centrale di via Milano a Varese è uno dei simboli della città lombarda e dopo il restauro è ancora protagonista della città, che potrà godere al meglio del suo patrimonio architettonico ed artistico: “È una giornata importante – dice al Tg Poste Davide Galimberti, sindaco di Varese nel giorno dell’inaugurazione della struttura rinnovata – perché si riqualifica un importante palazzo storico del centro, in una zona che già di suo è fortemente oggetto di riqualificazione. In questo processo, il ruolo di privati ed aziende è centrale, soprattutto per la conservazione di beni storici”.

Un palazzo di grande pregio

Realizzato dall’architetto Angiolo Mazzoni, noto come “l’architetto delle Poste”, proprio per aver disegnato diversi palazzi sede di ufficio postale in giro per l’Italia fra il 1925 e il 1945, il palazzo di Varese fu costruito grazie ad un decreto apposito per far fronte alla disoccupazione. La facciata imponente colpisce per l’uso del mattone a vivo e su ciascuna delle colonne svetta una struttura in bronzo, allegoria delle telecomunicazioni.

Il ruolo centrale del Palazzo per la città

“E’ davvero bello restituire questa struttura alla città – sottolinea Luca Rizzo, direttore dell’ufficio postale di Varese – perché oltre ad avere una importanza storica è importante per l’intera filiale. Questo ufficio postale è stato ristrutturato grazie al progetto voluto dall’Ad Del Fante ed è una struttura chiave per il territorio, anche per la pedonabilità: è di fronte alla stazione ferroviaria e di conseguenza molti clienti usufruiscono dei nostri servizi. Nel solo 2023 abbiamo servito 80.000 clienti quindi una media di 300 persone al giorno ed è un dato in crescita, visto che lo scorso anno erano 275”. La consueta cerimonia di timbratura ha visto per l’occasione anche realizzato uno speciale annullo filatelico insieme ad una cartolina con la riproduzione fotografica del palazzo.