Milano, 9 mag – Benzina e diesel non moriranno, ma la coscienza green e l’attenzione al risparmio determineranno la scelta delle alimentazioni delle auto del prossimo futuro. Tra 10-15 anni il 71% degli automobilisti sceglierà un’auto ibrida (tendenza emergente anche a Milano, 75%, e Roma, 65%), il 58% l’elettrica, il 41% il GPL, il 37% il metano e il 32% sui veicoli a benzina. Solo il 27%, invece, si orienterà sul diesel (a Milano il dato crolla all’11%, e chi opta per questa alimentazione lo fa prevalentemente in un’ottica di risparmio (44%). Sono i risultati di un’indagine (in cui erano possibili risposte multiple) realizzata da Nielsen per AutoScout24, il portale di annunci di auto e moto, dal titolo “Italia mobility 2030 – I nuovi orizzonti della mobilità. Elettrico, car sharing, guida autonoma: tante strade, un unico futuro”. E che cerca di delineare come si trasformerà lo scenario automotive nei prossimi anni e quali saranno i trend che influenzeranno le scelte dei consumatori.

“Coscienza green e lotta alle emissioni, trend di mobilità sostenibili e alimentazioni alternative, riqualificazione urbana, tecnologia e connettività. Ci troviamo in una fase di grandi trasformazioni che impatteranno sul nostro modo di pensare e di comportarci – ha dichiarato Gioia Manetti, Vice President International di AutoScout24. Un cambiamento culturale più che un semplice cambiamento di abitudini, che abbiamo voluto raccontare nel nostro viaggio verso il 2030, guidato dagli attori chiave del settore automotive (esperti, rivenditori e consumatori). Nei consumatori stanno crescendo attenzione e sensibilità per nuove forme di mobilità, c’è voglia di cambiamento, ma anche scetticismo che si scontra con limiti e barriere di un sistema non ancora pronto”.

Connesse, green e metropolitane: la rivoluzione delle città del futuro, messa in atto con progetti di sviluppo che, partendo da Milano, vedono nel 2030 l’anno di svolta, ridisegnerà completamente il comportamento urbano impattando, di conseguenza, sui modelli di business e sui tradizionali concetti di mobilità. Secondo gli esperti, le metropoli rappresentano il terreno fertile per la diffusione dello sharing, dei veicoli elettrici e della guida autonoma, seppur quest’ultima sarà il traguardo più lontano; l’auto, all’interno delle metropoli, vedrà un utilizzo diviso tra due fazioni, coloro che la concepiranno come toy e chi la sfrutterà invece sempre più come tool, mentre l’esperienza, legata al fattore emozionale, è l’elemento che continuerà a trovare spazio negli altri ambienti urbani ed extra-città.

Le alimentazioni a benzina e diesel non moriranno ma si evolveranno, mentre l’elettrificazione e la guida autonoma resteranno ancora a lungo concetti per pochi e con delle forti limitazioni, a partire dai costi elevati. Qual è il rapporto degli italiani con la mobilità nella propria città? A livello nazionale l’apprezzamento dei consumatori è lieve (solo il 24% si ritiene soddisfatto), segnale che ancora molto può e deve essere fatto, soprattutto a Roma dove il 41% è critico, rispetto a Milano dove invece il dato degli insoddisfatti si ferma all’11%. Guardando alla classifica dei “mezzi” preferiti per gli spostamenti quotidiani, l’auto privata è in assoluto al primo posto (60%), mentre oltre due su dieci preferiscono muoversi a piedi. Solo l’8% opta per i mezzi pubblici, con l’eccezione di Milano dove il dato sale al 25%.